Nasce il Sinigo e in città il calcio si fa in quattro

A una decina d’anni dal tramonto del pallone, la frazione fonda l’Unione sportiva Ma ora contributi, strutture e giovani per i vivai vanno divisi fra tanti protagonisti


di Simone Facchini


MERANO. In città il biancoverde calcistico risponde a un nome: Sinigo. Tanta storia, tanti giocatori nati e cresciuti su campi più o meno spelacchiati.

Ora, a una decina d'anni dal tramonto dell'attività pallonara, la frazione s'appresta a indossare nuovamente le scarpe coi tacchetti: è stata posta le prima pietra dell’Unione sportiva dilettantistica Sinigo Calcio, i cui fondatori si sono ritrovati nei giorni scorsi al bar Vittoria, uno dei punti di riferimento della vita sociale della borgata.

Già definite le cariche dirigenziali: presidente Arianna Corona e vice Giorgio Bevilacqua, mentre tra i consiglieri figurano Antonio Colantuono, Samy Kocher, Tiziano Corona, Samian Salih, Andrea Vintila, Fausto Visieri, Luca Colantuono, Katia Barbieri, Paola Zampieri, Giorgio Benini.

Passi successivi, pronti in agenda, in primo luogo l'espletamento delle formalità burocratiche e la deposizione dell’atto costitutivo, a seguire la presentazione ufficiale alle autorità e ai cittadini. Tra le azioni atte a promuovere il progetto, anche la partecipazione della società con un proprio carro allegorico al Carnevale di Sinigo.

Il nascente club andrà ad ampliare il quadro calcistico meranese, in cui operano già Maia Alta/Obermais, Fc Merano e Olimpia Holiday. Quest’ultima ha inaugurato solo un paio di anni fa l'impegno nel calcio a undici allargando il suo raggio d'azione precedentemente limitato al calcio a cinque. Se il Maia Alta veleggia in prima posizione nel campionato d'Eccellenza, le altre due squadre partecipano rispettivamente alla seconda e terza categoria, lontane dal calcio locale che conta.

Posto per sacrosanto il diritto di istituire una propria associazione, soprattutto come nel caso di Sinigo che rivendica una sua storia e una sua identità, sarebbe nondimeno ipocrita non considerare l'ulteriore parcellizzazione del pallone cittadino.

Una situazione che dovrà fare i conti con diversi aspetti: le risorse, innanzitutto, e si pensa anche ai contributi pubblici e al loro plausibile frazionamento, il bacino d'utenza per formare i vivai e, non da ultimo, la disponibilità delle strutture. Al momento il Maia Alta si destreggia fra gli allenamenti al Foro Boario, di cui cura direttamente la gestione, e le partite al Lahn; il Merano si allena sia a Sinigo sia alla Confluenza e disputa gli incontri ufficiali al Combi, così come l'Holiday, che però per le sedute di training utilizza solamente l'impianto presso la congiunzione fra Adige e Passirio.

La presenza di un nuovo attore richiederà giocoforza una nuova spartizione dei palcoscenici. Saranno dunque varie, sul piano amministrativo e gestionale ancor prima che su quello sportivo, le questioni da affrontare.

Intanto, nel suo primo comunicato ufficiale il nascente Sinigo afferma di porsi "l’ambizioso traguardo di raccogliere il testimone vacante di una delle più famose realtà calcistiche del Burgraviato". Secondo quanto deciso in queste fasi preliminari, oltre a una squadra che parteciperà al prossimo campionato di terza categoria, il club "punterà soprattutto sui settori giovanili per dare una possibilità di svago sicuro e formativo a bambini e ragazzi della frazione e della città intera”.

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