Nei ricordini lutto le piccole storie di una comunità

La biblioteca civica ne ha una collezione unica in provincia Concluso il progetto di digitalizzazione di 13 mila pezzi


di Fabio De Villa


BRESSANONE. Nel giro di diversi anni, il Comune è riuscito a digitalizzare circa 13 mila santini provenienti da tutto il comune e il circondario. Un progetto importante per la comunità locale ed utile per ricercare informazioni su persone defunte come le origini, i mestieri e tutto quello che potrebbe essere significante per ricerche storiche. Il progetto si è ormai concluso, ma le immagini dei defunti riportate su quelle cartoline che spesso fanno capolino da qualche credenza, un portafogli o utilizzate come segnalibro, ora sono reperibili nella rete interna dell'archivio storico del Comune di Bressanone. Sì, perché la cittadina vescovile può vantare di essere la prima (e anche l'unica al momento) ad aver ricreato un archivio digitale simile su questi biglietti ricordo. La raccolta al momento è consultabile solo sui computer dell'archivio della biblioteca pubblica e sotto visione di un responsabile su richiesta degli utenti. «Il progetto ormai è terminato e solo negli ultimi 3 o 4 anni, sono stati digitalizzati circa 6.000 santini nell’archivio storico del comune, portando il loro numero finale ad oltre 13 mila - spiega il direttore Kaser - Lo scopo di questo progetto è stato di salvare e memorizzare le informazioni. Si tratta in particolare di informazioni su persone defunte come le origini, date di nascita e morte, mestieri e così via, le quali potrebbero essere significative per ricerche storiche della nostra comunità». Negli ultimi 5 anni però, il tutto si era arenato parzialmente visto che lo stesso Comune aveva smesso di pubblicizzare il fatto di consegnare alla biblioteca i santini ricordo dei propri parenti defunti. Poi, l'archivio della biblioteca non ha smesso di lavorare e, anche se in minor numero, diverse persone si sono presentate per consegnare i propri biglietti ricordo per la digitalizzazione. Si tratta di piccoli scorci di vita che vengono distribuiti durante i funerali in ricordo del caro estinto, un tempo in bianco e nero ed oggi a colori, corredati di fotografie, date, brevi testi e immagini di santi. Nelle nostre zone questi cartoncini costituiscono da tempo parte integrante dei riti funebri e della commemorazione dei defunti. Autori dell'iniziativa sono Bruno Kaser, direttore della biblioteca civica e l'assessore competente Paula Bacher, i quali hanno dato il via negli anni scorsi alla digitalizzazione di questa tipologia di biglietti. Inizialmente era stato pubblicizzato questo progetto su internet e mediante una serie di volantini, riscontrando un vero e proprio successo da questo punto di vista. Il flusso continuo di questo archivio digitale si è un po' affievolito con il tempo. «Ci consideriamo soddisfatti, anche perché su questi oltre 13 mila bigliettini ricordo, molti provengono dalla collezione privata di un nostro concittadino estinto», conclude Kaser.













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