Montagna

Nei rifugi senza Green Pass. L’appello del Cai: vaccinatevi 

Dal 15 giugno ricomincia la stagione. Il presidente provinciale Carlo Alberto Zanella: «Facciamo di tutto per partire in sicurezza I gestori avranno a disposizione i test rapidi». L’assessore Arnold Schuler: «In quota le stesse regole che in hotel e al ristorante»


Antonella Mattioli


BOLZANO. «Per andare a dormire e mangiare (all’interno) nei rifugi, non servirà il Green Pass. Nel primo caso da subito; nel secondo dal primo giugno. Ma il mio appello, anche agli appassionati di montagna, è a farsi vaccinare. Sono sicuro che lo faranno coloro che nei rifugi ci lavorano e mi aspetto un comportamento altrettanto responsabile da parte della clientela. In ogni caso, nei rifugi si potranno fare anche i tamponi nasali autosomministrati al personale ed eventualmente ai clienti: anche questo serve a minimizzare i rischi». È l’appello di Carlo Alberto Zanella, presidente del Cai Alto Adige, dopo la riunione con i gestori dei dodici rifugi, metà del Cai Bolzano e altrettanti del Cai provinciale, in vista dell’avvio della stagione che dovrà essere caratterizzata dalla prudenza. Anche se - a differenza dell’estate 2020 - stavolta a dare maggiore tranquillità e qualche libertà in più ci sono i vaccini.

Stesse regole degli alberghi

In linea di massima i rifugi aprono il 15 giugno, anche se il “Chiusa” apre già il fine settimana; a breve dovrebbero partire anche l’Oltradige e il Corno del Renon. Mentre per altri l’avvio della stagione potrebbe essere rinviato di qualche giorno, perché in quota c’è ancora parecchia neve. «Stiamo aspettando - assicura l’assessore Arnold Schuler - il via libera dell’Asl alle linee guida sulla sicurezza. Nei rifugi comunque ci saranno le stesse regole che valgono nei ristoranti e negli alberghi in città. Non serve Green Pass dal primo giugno per mangiare anche all’interno; mentre da subito si può pernottare senza certificazione verde. Al momento ci sono ancora limitazioni sui pernottamenti, in quanto ci sarebbe la possibilità di occupare solo metà dei letti, ma sono fiducioso che questo limite possa cadere, se non del tutto almeno in parte. Resta il numero massimo di quattro persone per tavolo che, al chiuso, possono rappresentare un problema, soprattutto nelle strutture piccole. Ma anche questa è una misura che potrebbe essere alleggerita, se si riesce a vaccinare una fetta importante della popolazione».

Per la montagna, come e più dell’anno scorso, si annuncia una grande stagione.

Tra le novità dell’estate 2021 c’è la piattaforma dove si potranno prenotare i pernottamenti nei rifugi altoatesini di Cai e Alpenverein, oltre che in quelli di Austria, Germania e Slovenia. «Un sistema - spiega Zanella - che dà sicurezza sia ai clienti che ai gestori. I primi hanno la certezza di trovare un posto; i secondi la sicurezza che chi ha prenotato e poi disdetto, all’ultimo momento, pagherà almeno la caparra, richiesta nel momento in cui si blocca un certo numero di posti».

Serate, gite e corsi

Grazie alla possibilità di vaccinarsi e fare test, sta lentamente riprendendo anche l’attività del Cai sospesa causa pandemia. «Abbiamo ricominciato con le serate - spiega Zanella -: al teatro di San Giacomo è andata in scena la performance «Eiger: l’ultima salita», proposta delle Sezioni Cai di Bolzano e Laives in collaborazione con il Centro culturale San Giacomo. Ingresso, ovviamente, con il Green Pass. Molto buona la risposta del pubblico che ha voglia di tornare ad uscire e si sente più sicuro grazie al fatto che bisogna avere la certificazione verde. Le nostre sezioni stanno ricominciando anche con l’attività escursionistica - di fatto bloccata nell’estate scorsa - e ci stiamo organizzando per far ripartire i corsi di arrampicata e roccia sempre molto richiesti».













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