La difesa degli undici denunciati: false banconote per carnevale

«Nessuna bisca ma allenamento tra appassionati»



BOLZANO. «Nessuna bisca clandestina ma semplicemente l'organizzazione di alcuni amici intenzionati ad allenarsi per superare gli esami per diventare "croupier" all'estero anche in vista dell'ufficializzazione del poker texano». E' questa la tesi difensiva che l'avvocato Marco Ferretti sta coltivando negli interessi di Renato Bernato, il bolzanino denunciato a piede libero con l'accusa di organizzazione di gioco d'azzardo e delle altre dieci persone pizzicate al tavolo verde (accusate di partecipazione a gioco d'azzardo).

Come si ricorderà gli agenti di polizia hanno fatto irruzione qualche sera fa al civico 9 di via Di Vittorio ove era stata individuata una bisca clandestina realizzata all'interno di un appartamento preso in affitto da una fantomatica associazione «amici dell'informatica». Secondo l'avvocato Ferretti i 1550 euro sequestrati nel corso del blitz erano soldi privati di Bernato in parte vinti poche ore prima all'Admiral di via Oltrisarco e destinati al fratello. I falsi franchi svizzeri (10 milioni) trovati ancora incelofanati (foto) avrebbero dovuto essere utilizzati per una festa di carnevale. (ma.be.)

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