BOLZANO. Il suo progetto si chiama “Bio che non trema”, ma ora la paura è di farsi soffocare dalla neve. Marino Marchese, bolzanino di Oltrisarco che da anni si è trasferito a Monte San Martino in provincia di Macerata, si è trovato in questi giorni a combattere un'altra durissima battaglia assieme alla moglie Paola. Il caseificio che hanno avviato ha rischiato di sparire completamente piegato dalle scosse e dalle nevicate.

Dal terremoto, infatti, Marino e Paola vivono in un container per l'inagibilità del loro casolare, ma la neve caduta il 21 gennaio, tra numerose scosse, ha fatto crollare il tetto della stalla. A terra le strade di accesso alla tenuta sono diventate presto impraticabili e i due si sono trovati isolati, senza corrente e preoccupati per gli animali. Ad aiutarli sono arrivati i vigili del fuoco di Salerno e la squadra di soccorso 6 dalla Sardegna assieme a molti cittadini delle associazioni del territorio che hanno collaborato con loro. Sgomberati gli accessi alla zona il primo lavoro é stato liberare la stalla per salvare le pecore. Un'operazione difficile con cinquanta puntelli edilizi inseriti nella struttura per rialzare il tetto piegato dalla neve. Un salvataggio riuscito ma nel crollo hanno perso la vita 20 animali. A sopravvivere appena la metà del bestiame: 16 pecore e 9 agnellini.

I soccorritori, sempre aiutati da Marino e Paola e i loro 8 dipedenti, sono anche riusciti a portare un generatore nella sala mungitura. Con alcuni martinetti idraulici lo spazio è stato reso di nuovo funzionale eliminando pure diverse lamiere pericolanti. Le condizioni minime per l’attività sono state ripristinate, ma Marino continua ad essere in difficoltà. «Teniamo duro, ce la faremo» le sue parole assieme alla moglie. Da Oltrisarco è subito partita una raccolta fondi per il concittadino. Queste le coordinate: Associazione Giuliano Rosa, via Abbagnano, 60019 Senigallia (AN), Italia. Iban: IT 35 L 03599 01899 05018 8527 916.

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