Nidi, chiuse tre sezioni e 50 posti liberi

Iscritti 494 bambini, piene invece le microstrutture (165 posti). Repetto: «Pesa anche l’assegno provinciale da 200 euro»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Vi ricordate le lunghe liste d’attesa per accedere ai «nidi» cittadini? Beh, dimenticale. La situazione a Bolzano è cambiata al punto che la giunta comunale sta seriamente pensando di chiudere dall’anno scolastico 2017/2018 anche il nuovo «nido» di Casanova per farne una sezione aggiuntiva della scuola materna. «È vero - ammette l’assessore Sandro Repetto - e contiamo di prendere una decisione definitiva entro l’anno». Il bilancio dei nidi, a poche settimane dall’inizio del nuovo anno, è di tre sezioni chiuse (una delle due nel nuovo quartiere di Casanova, una in via Milano e una in via Parma). Sono tutte a Don Bosco, mentre a Gries e in centro ce ne sono alcune con una piccola lista d’attesa (via Gaismair e San Giovanni).

«Soprattutto a Don Bosco - sottolinea Repetto - ci sono sempre più famiglie propense a tenere i figli a casa (o a mandarli per qualche ora nelle microstrutture) perché percepiscono l’assegno provinciale di 200 euro al mese. I genitori preferiscono lasciarli ai nonni e, solo se serve, in una microstruttura. La Provincia (la Svp ha fatto questa promessa durante la campagna elettorale per le provinciali del 2013 ndr) con questa misura ha accontentato 15.543 famiglie, per una spesa complessiva di 33,710 milioni di euro. Dal mio punto di vista dare soldi ai genitori ha un senso solamente se in una determinata area non esistono strutture, come nelle valli, mentre è un grave errore in un contesto urbano. Gli asili nido garantiscono un percorso pedagogico diverso e sicuramente valido. La nostra sfida per il futuro sarà quella di riuscire a tenere aperte tutte le strutture esistenti in un contesto generale che sta sicuramente mutando. Noi, in prospettiva, dobbiamo diventare più flessibili e cercare di andare incontro alla domanda e alle richieste delle famiglie».

I numeri dell’Assb. A testimoniare il cambiamento in atto sono anche i dati diffusi ieri da Licia Manzardo, direttrice dell’Ufficio servizi alla famiglia dell’Assb.

«Al 16 agosto abbiamo 494 bambini iscritti, a fronte di una disponibilità complessiva di 542 posti. Resteranno chiuse le sezioni di via Milano, via Parma e una delle due a Casanova. Siamo ancora in condizione di intervenire a fronte di almeno sei iscrizioni per la stessa struttura. Per quanto attiene il personale abbiamo confermato, nella sostanza, i contratti dello scorso anno».

Le microstrutture. Continua a salire, invece, il gradimento per le microstrutture, la cui gestione è affidata alle cooperative. A Bolzano ci sono 165 posti, sempre nella fascia d’età da 0 a 3 anni. I bambini che ne fruiscono in realtà sono ben più di 165 perché ci sono famiglie che sfruttano le strutture solo per qualche ora al giorno. «Ci sono stati - prosegue Licia Manzardo - alcuni cambiamenti nella gestione delle strutture tra le varie coop sul territorio, ma il totale è rimasto invariato».

Si registra anche una crescita di nidi aziendali, soprattutto in Centro, uno dei quali è nato proprio quest’anno ed è gestito da Casa Bimbo.

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