Nomi: Durnwalder va a Roma"Bisogna trovare un'intesa"

Oggi l'incontro con il ministro Fitto:  "Stiamo lavorando per trovare una soluzione all’annoso problema: è pronto il disegno di legge sulla toponomastica. Vogliamo parlarne con tutti i gruppi"



BOLZANO. Tema ufficiale dell’incontro: l’applicazione dei programmi comunitari da parte delle Regioni, ma oggi a Roma tra il ministro Fitto e Durnwalder si parlerà inevitabilmente del caso segnaletica. Il ministro ha sollecitato più volte in queste settimane la Provincia a ripristinare i cartelli bilingui eliminati dall’Avs: in Alto Adige la toponomastica deve essere bilingue. Durnwalder è pronto all’intesa.
Presidente Durnwalder cosa dirà al ministro?
«Che stiamo lavorando per trovare una soluzione all’annoso problema: è pronto il disegno di legge sulla toponomastica. Vogliamo parlarne con tutti i gruppi».
Il testo riprende il disegno di legge elaborato proprio da lei nella scorsa legislatura, con la contestata distinzione tra macro e microtoponomastica e l’ancora più contestata rilevazione affidata all’Astat per dirimere i casi dubbi di uso in una lingua o nell’altra.
«I nomi di località, cime, fiumi, torrenti principali rimarranno bilingui. Ma, per fare un esempio, a Predoi avremo nomi quasi esclusivamente in tedesco. Salvo diciture come malga, rifugio, cima. Del resto nelle valli ladine, tranne le località principali, tutti i toponimi sono solo in ladino e nessuno dice niente».
Pensa di trovare l’accordo?
«Non sarà facile, ma bisogna raggiungere l’intesa perché altrimenti ciascuno va per conto proprio com’è successo con l’Avs. Cosa fanno poi: denunciano tutti? Non credo proprio»
Il ministro chiede il rispetto dello Statuto e il ripristino del 75% dei cartelli bilingui eliminati dall’Alpenverein.
«Non è che dobbiamo fare ciò che dice il ministro Fitto anche perché non è un grande esperto di toponomastica».
A Roma incontrerà per caso il ministro Tremonti sulla finanziaria?
«No. E comunque noi abbiamo fatto la nostra parte».
Ma potreste essere chiamati a fare ulteriori sacrifici.
«Non credo proprio. C’è l’accordo firmato con i ministri Tremonti e Calderoli lo scorso dicembre. Abbiamo già dato 500 milioni di euro. Anche troppo».
I sindacati vi invitano a revocare il blocco di quattro anni del contratto di intercomparto.
«Se, come sembra, lo stop dei rinnovi contrattuali farà parte della riforma statale, non potremo che adeguarci a partire da quest’anno. Mentre per quanto riguarda il 2009 concederemo l’inflazione che è sotto l’1%. I sindacati hanno sbagliato a non accettare la proposta dell’1% fatta a suo tempo, volevano il 3,5%. La colpa è loro».
Come commenta i rilievi della Corte dei conti in termini di trasparenza?
«Mai vista una relazione tanto positiva da parte della Corte dei conti. I rilievi sono su piccolezze. Solo che voi giornalisti date spazio a queste cose invece che evidenziare il fatto che la Provincia lavora bene».
Rinnovo concessione A22?
«Spero sempre nella proroga».
Caso Merano: fuori dalla maggioranza il Pd, l’alleato storico, dentro i Freiheitlichen.
«È una questione tutta locale. È un po’ come nei matrimoni uno si sposa con chi vuole».

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