IL CONSIGLIO PROVINCIALE

Nomine Tar, cambia il metodo

Commissione di esperti per la sostituzione del giudice Michaeler



BOLZANO. Al Tar arriverà il primo giudice eletto con la nuova procedura. Va sostituito il giudice Peter Michaeler, che la scorsa primavera ha lasciato il Tar di Bolzano e si è insediato al Tribunale ordinario di Bolzano come Gup, giudice per l’udienza preliminare. Il collegio dei capigruppo in Provincia, guidato dal presidente Roberto Bizzo, ha deciso ieri di avviare la procedura prevista dalla norma di attuazione, adottata in maggio dal Consiglio dei ministri. Si tratta della norma di attuazione che supera in parte la nomina solo politica dei giudici del Tar di Bolzano. Finora degli otto magistrati della sezione autonoma di Bolzano del Tar, quattro erano nominati dal governo e quattro dal consiglio provinciale. Per questi ultimi non era necessario un lasciapassare tecnico, mentre per quelli di nomina nazionale era previsto un parere vincolante. La sostituzione di Peter Michaeler con un nuovo giudice di lingua tedesca rientra nei quattro magistrati di competenza del consiglio provinciale. In base alla norma d'attuazione, si aprirà una procedura di selezione tra i candidati diversa dalla procedura adottata in passato. La selezione verrà affidata a una commissione esaminatrice composta da giudici, professori e avvocati, che sarà chiamata a redigere una graduatoria dei candidati idonei. Il tutto passerà poi al vaglio del consiglio provinciale, cui spetta ancora il voto finale. Tra le novità previste dalla norma di attuazione, l'età massima dei candidati abbassata da 70 a 60 anni. I capigruppo hanno discusso ieri anche della richiesta di istituire in consiglio provinciale una commissione di inchiesta sulle vicende della Cassa di risparmio. La Svp, contraria, sottolinea l’assenza di competenza del Consiglio. La richiesta, partita da Paul Köllensperger (M5S), è stata firmata dai gruppi di opposizione. I Verdi hanno però scelto di firmare solo attraverso il capogruppo Riccardo Dello Sbarba, per segnalare un malessere attorno all’operazione. «Ci sono state pressioni perché firmassimo», spiegano i Verdi.













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