Nordic Arena di Dobbiaco, “dissidenti” puniti

L’Arbitrato dà ragione all’Associazione turistica sui costi e adesso i 17 soci contrari devono pagare


di Aldo De Pellegrin


DOBBIACO. Si è conclusa nei giorni scorsi, e la notizia è di queste ore, con il pronunciamento dell’Arbitrato cui è stato necessario fare ricorso, la lunga divergenza che, negli anni fra il 2008 e il 2009 ha accompagnato a Dobbiaco la costruzione della Nordic Arena.

L’impianto, che oggi rappresenta uno fra i centri vitali altoatesini dello sci di fondo e che nel frattempo si è garantito già fino al 2015 una tappa del Tour de Ski, che è fra le massime espressioni dello sci nordico mondiale, era sostanzialmente al centro di una contesa legata, come spesso accade per grandi strutture, ai costi di realizzazione.

La Nordic Arena è stata infatti realizzata con una spesa di 4,5 milioni di euro, spesa finanziata grazie a un accordo che ha visto coinvolti la Provincia autonoma di Bolzano, che ha vi ha ridestinato il finanziamento del Coni, il Comune di Dobbiaco e la locale Associazione turistica.

Ciascun ente vi ha destinato 1,5 milioni di euro, spese regolarmente deliberate da parte loro sia dalla giunta provinciale come pure dal consiglio comunale di Dobbiaco e altrettanto ha fatto l’Associazione turistica con una serie di delibere assembleari, ordinarie e straordinarie, con cui ha approvato sia il progetto che il suo finanziamento ed anche la costituzione della società che avrebbe materialmente realizzato l’opera.

E proprio per quanto riguarda la parte a carico dell’associazione turistica, il finanziamento da parte dei soci sarebbe giunto per un terzo dall’apporto di sponsorizzazioni e per due terzi dalla contribuzione ordinaria e straordinaria dei soci. La contribuzione straordinaria, regolarmente deliberata, e successivamente anche dilazionata nel tempo, è stata però contestata da un gruppo di 17 soci che ne hanno persistentemente rifiutato il pagamento, fino all’aprirsi di un contenzioso legale che poi, vista l’impossibilità di un altro riavvicinamento delle parti, è sfociato in un accordo di Arbitrato.

E l’ esito di tale Arbitrato è stato reso noto adesso, proprio pochi giorni dopo quello che ormai è il quarto appuntamento con il Tour de Ski. Il giudizio arbitrale ha confermato la validità delle delibere assembleari, ordinarie e straordinarie, dell’Associazione turistica e con essa la liceità e correttezza della sua azione nel quadro dell’intera vicenda, disponendo il recupero delle somme e degli interessi di cui essa è creditrice nei confronti dei soci dissidenti. Anche la ripartizione delle spese di arbitrato, divise in un terzo per l’Associazione e due terzi per i convenuti, ha sostanzialmente ribadito il corretto operato dell’Associazione nei confronti dei soci.

«Un Arbitrato che chiude una vicenda che non è stata piacevole per nessuno - ci ha confermato ieri il presidente dell’Associazione turistica di Dobbiaco, Roland Sapelza - e su cui preferirei davvero non dire altro. Se mi si chiede un giudizio posso dire che, al di là di tutto, sono naturalmente contento che sia stata ribadita e messa in chiaro super partes la correttezza dell’azione e delle delibere che l’assemblea ha preso riguardo a questa iniziativa».

Un’iniziativa che, si può aggiungere senza tema di smentite, rappresenta oggi un vanto non solo per Dobbiaco, ma anche per tutta l’Alta Pusteria.

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