Bolzano

Nuova mensa per i senzatetto, il Comune frena su via Marconi 

La San Vincenzo di lingua tedesca ancora in attesa del via libera ai lavori. Timori per i ritardi dopo le proteste: il Municipio si prepara a realizzare il Centro Emergenza freddo all’ex Alimarket. La Caritas sta allestendo una mensa ai Piani


Antonella Mattioli


BOLZANO. «Avevamo previsto l’avvio dei lavori per l’11 ottobre, con l’obiettivo di aprire la nuova mensa per senzatetto alla fine del mese. Purtroppo, i tempi sono destinati ad allungarsi, perché il progetto esecutivo è bloccato da una decina di giorni in Comune. La speranza è che quanto prima ci dicano cosa manca o cosa non va, perché comincia a far freddo e vorremmo offrire, a chi vive per strada, un posto dignitoso dove consumare un piatto caldo». Paul Tschigg, un passato da imprenditore nel settore delle agenzie di viaggio, lasciato per dedicarsi anima e corpo al volontariato ed in particolare alla San Vincenzo di lingua tedesca, ieri era appena rientrato dalla distribuzione dei pasti con il Vinzibus parcheggiato in viale Trento, all’incrocio con via Roma. Sperava fossero gli ultimi giorni di servizio all’aperto, perché al pianoterra del condominio Walter, al civico 21 di via Marconi, ci sono i locali, un tempo occupati da uffici, che attendono di essere trasformati in mensa; c’è la ditta incaricata di effettuare i lavori che aspetta solo di partire e gli arredi in arrivo. Quello che manca è il disco verde del Comune. Il timore è che le proteste con conseguente raccolta di firme tra i residenti, possano far naufragare il progetto.

La mensa contestata

«Capisco - ammette Tschigg - i timori di chi abita nella zona, noi però abbiamo avvisato con largo anticipo i condomini e se ci sono ancora dubbi e perplessità siamo a disposizione. Ci sediamo attorno ad un tavolo e ne parliamo. Ciò che vogliamo creare a spese nostre è una mensa per senzatetto in sostituzione di quella che c’era in piazza Verdi ed è stata chiusa».

Il piano messo a punto da Tschigg, assieme ad un gruppo di volontari, prevede che si possa distribuire un centinaio di pasti solo la sera, tra le 19 e le 20.30. «Non ci sarebbe un aumento del traffico, come teme chi abita da quelle parti - assicura - perché i nostri utenti arrivano a piedi o in bici; non credo che ci possa essere una crescita del senso di insicurezza, perché siamo a 200 metri da Questura e Carabinieri. Staremo anche molto attenti alla pulizia, per questo non verranno usate stoviglie né di plastica né di carta. Abbiamo già ordinato una lavastoviglie in modo da ridurre al minimo la produzione di rifiuti».

Basteranno queste assicurazioni, per convincere il Comune a dare il via libera al progetto?

«Noi - avverte Tschigg - non molliamo; riteniamo doveroso trattare con un po’ di umanità chi non ha niente».

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Il progetto - si sa - non piace al sindaco Renzo Caramaschi che però deve ammettere che “se è a posto dal punto di vista urbanistico, otterrà l’autorizzazione ovviamente”. Ma poi arriva la stilettata al vetriolo: «Certo, non capisco perché tutta questa “bontà” debba essere riversata solo su Bolzano. Non potrebbero fare altrettanto a Merano, Brunico o Vipiteno? Credo che sia giusto distribuire su tutta la provincia migranti e senzatetto. Io sto lavorando per questo: l’apertura di una mensa all’ex Alimarket di via Gobetti è più che sufficiente a sostituire il servizio analogo che avevamo in piazza Verdi».

Ex Alimarket

Il 2 novembre scade la gara per la ricerca del gestore di un centro Emergenza freddo con una novantina di posti letto che dovrebbe aprire a metà novembre e chiudere a marzo; una mensa e un centro diurno che dovrebbero rimanere aperti tutto l’anno. «Noi - spiega l’assessore Juri Andriollo - siamo pronti a mettere a disposizione l’ex Alimarket di via Gobetti, ma se chi vincerà la gara, avesse altri immobili da proporre, li potremmo valutare. La nuova mensa dovrebbe dare una risposta adeguata ai bisogni di chi vive in strada. Dopodiché questo è un settore dove per qualcuno facciamo troppo e per altri troppo poco».

La mensa Caritas

Anche la Caritas sta lavorando alla realizzazione di una nuova mensa per migranti e senza tetto. La sede individuata è all’interno di un magazzino in via Macello, in una stradina interna dietro la ditta Markas. «Da quando non c’è più la vecchia sede di via Perathoner - spiega Paolo Valente, direttore della Caritas - la cena la distribuiamo sette sere su sette in via Isarco, all’ex ristorante Duomo. Per Natale però - sempre sperando che arrivino i materiali - vorremmo aprire la nuova sede di via Macello. I lavori sono già iniziati. Il progetto prevede di realizzare una strutture per 150 persone».

 













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