il progetto

Nuovo Museo di Ötzi a Bolzano: «Non demolite l’edificio ex Ina»

Richiesta di Fai, Italia Nostra e Curatorium per i beni tecnici: «Se abbattiamo le testimonianze di ogni epoca presenti nelle nostre città vi sarà un impoverimento culturale»



BOLZANO. Il Fai, Italia Nostra e il Curatorium per i Beni Tecnici "sollecitano le amministrazioni competenti di mettere sotto vincolo architettonico l'edificio ex Ina" di Bolzano. Lo riferisce una presa di posizione delle tre associazioni secondo le quali esistono "carenze progettuali di natura urbanistico architettonica" nel progetto per il nuovo Museo Ötzi di Renzo Piano Building Workshop Team."

La struttura in acciaio - sottolinea la nota - è costituita da un cubo di dimensioni di 20 m per lato, sorretto da 4 pilastri d'acciaio alti due piani e rinforzati da tiranti diagonali. Il pianoterra del cubo è sollevato dal piano stradale dai 4 pilastri che dialogano con le betulle. Il collegamento sotterraneo del centro storico con i prati del Talvera prevede la realizzazione di un tunnel sotto via Rosmini passando per una piazza interna sovrastata dal cubo museale. Dall'analisi delle quote delle rampe d'accesso del collegamento Città storica /Prati del Talvera emerge la necessità di predisporre delle paratie mobili a protezione dal rischio idraulico".

Inoltre, "dal punto di vista ecologico si riscontra una criticità nel progetto del cubo museale in quanto la scelta dell'acciaio e il climaengineering connesso, indispensabile per il raffrescamento estivo, rendono l'edificio energivoro in contrasto con i parametri della sosteniblità".

Inoltre, Fai, Italia Nostra e Curatorium invitiano a "riflettere sull'approccio immobiliare e urbanistico che, lungi dal mantenerne un contesto urbano armonizzato, gioca con i contrasti che se ben progettati diventano esempi virtuosi come l'Eurac oppure il NOI Techpark. Senza questo criterio tutti i nuovi progetti risulteranno dei monoliti contemporanei calati dall'alto, avulsi da qualsivoglia connessione con il tessuto circostante".

"L'edificio Ina - aggiungono - non è un anonimo palazzo residenziale, ma ha una facciata razionalista sagomata sull'asse stradale che circondata da altri edifici coevi, forma un insieme unitario e coerente e che inquadra la silhouette mozzafiato delle montagne".

"Se demoliamo le testimonianze di ogni epoca presenti nelle nostre città vi sarà un impoverimento culturale che contrasterà con il desiderio di fare cultura con l'esposizione di Ötzi, un ritrovamento archeologico dall'indiscutibile valore che ogni anno richiama migliaia e migliaia di studenti, ricercatori e turisti", concludono Fai, Italia Nostra ed il Curatorio per i Beni Tecnici.













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