Olimpia, 3 anni di squalifica al capitano

Dopo l’aggressione alla donna arbitro, pesante decisione del giudice sportivo... in attesa che esca il nome del colpevole


di Ezio Danieli


MERANO. Non esce il nome del calciatore che ha aggredito l’arbitro? E allora infliggo una pesantissima sanzione al capitano della squadra. A monito per gli altri ed in attesa che il nome dell’aggressore esca fuori.

Mano pesante del giudice sportivo dopo che la giovane arbitro donna - tutelata dall’avvocato Mark Antonio De Giuseppe (legale dell’Associazione arbitri) - era stata colpita ad un braccio da un pugno sferratale da un giocatore dell'Olimpia Merano al termine della partita giocata a Salorno per il campionato di calcio della categoria allievi. Visto che l'autore della aggressione non è stato ancora identificato, il giudice ha squalificato per 3 anni il capitano dell'Olimpia Merano.

Il giudice ha ricostruito anche le fasi "calde" della partita: «In tribuna, tra i sostenitori di entrambe le tifoserie (una cinquantina), si sviluppava un tafferuglio con reciproci spintonamenti e insulti di vario tipo. In detto contesto diverse persone (una trentina) si spostavano lungo la balaustra e iniziavano a urlare all'indirizzo dei rispettivi calciatori avversari, che nel frattempo si erano portati verso di loro, espressioni offensive di vario genere.Quattro di essi, sostenitori questi dell'Olimpia Holiday, insultavano invece l'assistente di parte della squadra avversaria impegnato nel tentativo di sedare il tafferuglio», così il giudice sportivo della Figc.

Sul fatto dell'aggressione all'arbitro donna, il giudice sportivo rileva che «la direttrice di gara, da un soggetto che si trovava alle sue spalle e che non poteva vedere, veniva colpita con un pugno al braccio sinistro che le procurava forte dolore e la spostava in avanti di circa un metro. In detto frangente voltatasi, notava alle sue spalle solamente un calciatore dell'Olimpia Holiday il quale fomentava ancora gli animi dei calciatori e dei sostenitori. Dunque procedeva alla sua espulsione previa identificazione». «La stessa si portava quindi nello spogliatoio a lei destinato ove riceveva le prime cure dall'allenatore del Salorno, indi faceva intervenire i carabinieri. La direttrice di gara ritornata in serata a Merano, ove risiede, persistendo il dolore, si recava al pronto soccorso del locale ospedale i cui sanitari le certificavano una "contusione al braccio sinistro" prescrivendo la collocazione dell'arto al collo per 6-8 giorni, diagnosticando una prognosi fino al 9 ottobre"», nella decisione rispetto a quanto accaduto nella partita di calcio del 28 settembre scorso.

Il giudice scrive ancora "visto che la direttrice di gara con supplemento di rapporto richiestole ha espresso l'avviso che il comportamento dei calciatori in campo sia stato, per lo meno, favorito dall'atteggiamento dei sostenitori in tribuna e ha chiarito di non essere stata in grado di vedere l'autore del gesto violento ma che comunque nelle vicinanze vi erano solo due calciatori dell'Olimpia Holiday; considerata la gravità dei fatti descritti nel rapporto arbitrale, delibera di omologare il risultato della gara di 4-3 a favore del Salorno conseguito sul campo e, nel rispetto del principio di afflittività e proporzionalità, di comminare i sottonotati provvedimenti disciplinari: squalifica fino al 6 ottobre del calciatore dell'Olimpia Holiday (...), nella sua qualità di capitano della squadra, essendo al momento sconosciuto l'autore della condotta violenta che, allo stato degli atti, dovrebbe ricercarsi tra i due calciatori presenti nelle vicinanze». Il provvedimento cesserà di avere esecuzione se e quando sarà nominativamente individuato l'autore del gesto.













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