Ombre «nazi» sul gruppo rock

Polemiche in Germania su una band altoatesina



BOLZANO. E' bufera sul gruppo rock altoatesino dei «Frei.Wild» - una band altoatesina, molto nota in Germania - a causa della presenza di skinhead e cartelloni «anti-italiani» a un recente concerto a Stoccarda. Lo rivela il quotidiano tedesco "Süddeutsche Zeitung", che confronta il gruppo altoatesino con quello tedesco «Böhse Onkelz» (che ha un passato all'interno dell'estrema destra tedesca).

Al festival di Stoccarda, infatti, tra il pubblico sarebbero apparsi striscioni con la scritta «Südtirol ist nicht Italien» e «A morte i pedofili» (motto delle «teste rasate» tedesche). Lo stesso chitarrista del gruppo, Philipp Burger, ha spiegato: «In Alto Adige esistono anche gli skinheads. Hanno il diritto di andare ai concerti. A chi si comporta bene, non vieterò mai di prendere parte ai nostri concerti. E perché poi? Con quale diritto? Solo perché la pensa diversamente da me, perché vota un altro partito?».

Burger, che ha un passato come estremista di destra e che per molti anni è stato un esponente del partito «Freiheitliche», oggi dice di essere più «democratico» e che il gruppo rock «Frei.Wild» si limita a cantare testi patriottici. Non la pensano allo stesso modo in Germania, dove confermano la notorietà del gruppo altoatesino tra i naziskin. A quanto pare, neanche in Germania si è riusciti a dimenticare il concerto dei «Kaiserjäger» (il gruppo precedente di Burger) di dieci anni fa, dove naziskin tedeschi e skinhead italiani avevano dato vita ad una maxi-rissa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità