Omest, i ladri sono arrivati dalla ferrovia

La banda ha gettato acqua sui sensori delle telecamere ed è riuscita a metterle fuori servizio



BOLZANO. La ferrovia, ancora lei. Come a Maso della Pieve è la vicinanza ai binari ad aver reso appetibile l’edficio dell’azienda Omest in via Negrelli a una banda di ladri particolarmente preparati. La spaccata portata a termine l’altro giorno nella struttura adiacente alla Rotolongo, infatti, non è di quelle estemporanee come spesso si sentono, ma mostra nel modus operandi una pianificazione davvero meticolosa.

I tre ladri, infatti, sono arrivati ben consci della situazione che avevano di fronte. Sapevano, per esempio, che una scala temporanea per dei lavori in corso avrebbe permesso loro di arrampicarsi fino al tetto e mettere fuori uso i sensori dell’allarme e le telecamere di videosorveglianza. È esattamente quello che hanno fatto appena arrivati sul posto. Il dispositivo di rilevazione dei movimenti, addirittura, è stato messo fuori uso con una secchiata d’acqua portata proprio per questa operazione. La banda, inoltre, sapeva perfettamente l’ubicazione delle telecamere di sicurezza e le ha subito disattivate con colpi violenti. Non tutte, solo quelle che sapevano avrebbero potuto riprendere i loro movimenti. Tutte operazioni visibili nel girato della videosorveglianza fino, ovviamente, al danneggiamento delle camere. I tre malviventi, comunque, si sono presentati con il volto coperto da un passamontagna e dal cappuccio della giacca.Difficilmente riconoscibili.

All’interno i movimenti sono stati veloci per un bottino composto solo da merce piccola e trasportabile a mano: 5 laptop professionali, cellulari e altra apparecchiatura elettronica. Tra refurtiva e danni (in larga parte già sanati nella giornata di ieri) si tratta di un colpo tra i 15 e i 20.000 euro. Non proprio uno scherzo, insomma. Dal punto di vista aziendale, invece, il danno poteva anche essere più grave considerando che Omest lavora molto con gli strumenti informatici. «Fortunatamente - le parole del titolare Stephan Meraner - abbiamo tutti i dati in cloud e possiamo recuperarli senza troppe difficoltà. In caso contrario sarebbe stato un colpo estremamente penalizzante per la nostra attività». Nel frattempo guarda i binari e torna su un tema che comincia a preoccupare a diverse latitudini in città. «Scendere dalla ferrovia è uno scherzo. Non siamo minimamente tutelati su quel fronte. Sicuramente la banda che ha deciso di colpire da noi lo ha considerato come un fattore vantaggioso. È sicuro, infatti, che in qualche modo sono stati fatti dei sopralluoghi per capire esattamente come erano organizzati i nostri sistemi di sicurezza. Bisogna trovare il modo di installare qualche barriera in più».

La Omest si occupa di spedizioni gestendo anche la logistica e la distribuzione dei pacchetti dell’azienda partner Onlinestore.it con servizio di pick up immediato. (a.c.)

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