EGNA

Onorificenza all’ex dinamitardo,ad Egna si spacca anche la giunta

Josef Fontana ha fatto parte del «Bas» e ha trascorso anche alcuni anni in carcere
Volkspartei e Bündnis a favore, Pd e lista civica @EgnaNeumarkt contrari


di Massimiliano Bona


EGNA.  Ancora scintille in consiglio comunale tra i partiti della super-coalizione (all'opposizione c'è un solo consigliere). Questa volta a dividere giunta e consiglio, con una spaccatura anche etnica, è stata la decisione di due alleati su quattro di concedere l'onorificenza a Josef «Pepi» Fontana, 79enne membro del Bas (il comitato per la liberazione del Sudtirolo), un'organizzazione terroristica fondata nel 1956 da Sepp Kerschbaumer. Scopo del movimento era l'autodeterminazione dell'Alto Adige, attraverso la secessione dall'Italia e l'annessione all'Austria.

Fontana è stato anche incarcerato per aver partecipato alla "Notte dei fuochi", nell'ambito di una serie di attentati che contribuirono a seminare il terrore in provincia di Bolzano.

Il sindaco Horst Pichler, sorpreso almeno in parte dall'accesa discussione tra destra tedesca (Bündnis) e destra italiana (Pizzaia di @egnanrumarkt), difende l'onorificenza con motivazioni comunque destinate a far discutere. «Questo tributo è stato concesso a Fontana per il suo apprezzata lavoro in ambito storico e culturale. Ha scritto un libro su Egna e anche sulle associazioni. Certo, 50 anni fa ha fatto parte del Bas ed è anche finito in carcere per gli attentati. Non ha mai cercato di colpire le persone e non ce l'aveva con gli italiani di questa terra. Ma con il Governo. Da allora, dal punto di vista politico, si è defilato».
 

Delusi i consiglieri del gruppo italiano: "Se un ente pubblico deve dare un’onorificenza deve valutare l’intero percorso di una persona e non solo una parte della sua vita. E questa regola dovrebbe valere per tutti"













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