Ora batte Bolzano e inaugura il polo bibliotecario bilingue

Il sindaco Pichler: «Ci abbiamo visto bene: la convivenza tra i due gruppi è un plusvalore» I lavori sono durati tre anni e sono stati spesi oltre quattro milioni di euro


ORA


ORA. Tre anni di lavori, un costo di quattro milioni di euro. Adesso i lavori sono conclusi, parte dei libri sono già nel loro nuovo posto; ancora qualche giorno dedicato al trasloco e quindi il 9 giugno - alle 10 - la cerimonia ufficiale di inaugurazione. Ora ha a disposizione, finalmente, quello che ritiene - giustamente - uno dei suoi fiori all'occhiello: la nuova biblioteca. Ma nello stesso edificio ha trovato posto anche la sede di una microstruttura per l'infanzia e l'Elki, il centro genitori-bimbi. In pieno centro abitato, ai lati della statale 12 del Brennero, lo stabile è pronto.

I lavori. I lavori sono iniziati nel 2009 e già allora l'obiettivo di sindaco e giunta era chiaro: riunire sotto un unico tetto le due biblioteche di lingua italiana e tedesca. Nessun dubbio nella popolazione che ha sempre avvertito questa necessità e che ha sposato in pieno la scelta dell'esecutivo presieduto dal sindaco Roland Pichler. Parte dei libri a disposizione della biblioteca sono già nei nuovi locali. A piano terra le due biblioteche sono assieme in un unico spazio; unico è anche il punto dove gli utenti si devono rivolgere per avere in prestito i libri. Poi le due biblioteche si spartiscono gli spazi nei due piani. Ma la scelta è dovuta soltanto a questioni logistiche: in tutto l'edificio - moderno e funzionale - si respira l'aria della convivenza. Senza proteste e senza alcuna rivendicazione. «Per noi - dice il sindaco Roland Pichler - è motivo di grande soddisfazione essere riusciti a portare a compimento questo edificio. Ora ne aveva proprio bisogno. Ma siamo contenti soprattutto per il fatto che le due biblioteche, quella di lingua tedesca e quella di lingua italiana, sono sotto lo stesso tetto. Senza alcuna barriera fra loro. In questo abbiamo preceduto anche Bolzano. Già quando avevamo approvato il progetto eravamo convinti della scelta che era stata fatta: ora che i lavori sono conclusi c'è la conferma che avevamo visto giusto e soprattutto lontano La convivenza, nel nostro Comune, funziona già in modo ottimale. Questo edificio pluriuso non farà altro che consolidarla». Il nuovo stabile a disposizione della comunità - in attesa di essere intitolato a qualche personalità - ha già un nome: si chiama centro polifunzionale culturale e sociale. La polifunzionalità è confermata dalla presenza di due spazi importanti.

Le altre strutture. Nello stabile c'è anche infatti la sede del centro Elki oltre a quella di una nuova struttura per l’infanzia di cui Ora aveva bisogno. «Adesso - aggiunge il sindaco - possiamo dire di avere raggiunto l'obiettivo che ci eravamo prefissi. Siamo davvero molto contenti». Il 9 giugno, alle 10, è prevista la cerimonia inaugurale. È annunciata la presenza di varie autorità sia provinciali che comunali. La festa sarà indubbiamente grande e per l'occasione il sindaco e l'intera giunta comunale avranno modo di fare la storia dell'edificio, dal momento della progettazione fino alla fine dei lavori che si sono conclusi da pochi giorni. Ancora qualche dettaglio - bisogna completare il trasloco soprattutto dei libri - e poi la biblioteca, il centro Elki e la struttura per l'infanzia potranno essere ufficialmente messe a disposizione della comunità.

I reperti. Intanto, per rendere ancora più solenne, l'inaugurazione e l'avvio delle attività è stato confermato l'allestimento di una mostra in cui saranno esposti una serie di reperti archeologici. Conferma il sindaco Pichler: «La Provincia ci ha concesso una serie di importanti reperti emersi dalla zona di Castelfeder e durante i lavori di costruzione della variante. Si tratta di pezzi che risalgono a 4 mila anni avanti Cristo e anche ad un'epoca intorno ai 2 mila anni avanti Cristo. Sono reperti indubbiamente importanti e significativi per la storia di Ora. Per noi, come Comune, sarà motivo di grande orgoglio poterli esporre, in apposite vetrinette, all'interno dell'edificio polifunzionale». ©RIPRODUZIONE RISERVATA













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