Ora, la protesta della Lega «Troppi 50 profughi»

Il Carroccio manifesta alla stazione dei treni contro le casette per l’accoglienza La consigliera Piccolo: «Il calcolo della Provincia è sbagliato, siamo preoccupati»


di Alan Conti


ORA. «Cinquanta migranti sono troppi e il Comune di Ora non può permettersi di ospitarli tutti. La sproporzione è gigantesca». La Lega Nord ha manifestato ieri alla stazione di Ora per opporsi all'arrivo di cinquanta profughi in una struttura vicino ai binari prediposta dal piano di distribuzione della Provincia.

In un'assemblea pubblica, la scorsa settimana, l'amministrazione ha spiegato ai cittadini quelle che sono le intenzioni del programma di accoglienza sul territorio. Ad Ora dovrebbero sorgere due casette di legno su un terreno che è già di proprietà provinciale. Una scelta, firmata dall'assessore provinciale competente Martha Stocker e dal direttore di ripartizione Luca Critelli, contestata duramente dal Carroccio regionale. «Hanno fatto tutto di nascosto predisponendo delle baracche – l'attacco del consigliere comunale della Lega Nord a Ora Tiziana Piccolo – con logiche che non possono essere accettate. Come si può pensare che un'amministrazione piccola come la nostra sia in grado di gestire un contingente di addirittura 50 migranti? Siamo molto preoccupati».

Presente alla manifestazione anche il coordinatore regionale Maurizio Fugatti. «Normale ci sia della paura da parte dei residenti. I nostri timori sono gli stessi della cittadinanza. Ci chiediamo cosa potrà mai accadere ad Ora, ma anche a livello generale in un'ottica di rapporti difficili dopo gli episodi del Brennero».

In realtà le due questioni sono differenti. Al confine si lavora per contenere il flusso di profughi in transito mentre quelli che saranno ospitati ad Ora sono profughi del piano redatto dal Ministero dell'Interno per i richiedenti asilo. Due binari differenti. «In ogni caso dobbiamo constatare una situazione in cui l'Austria chiude le frontiere mentre noi continuiamo ad essere vittime di una politica dell'immigrazione scellerata. La situazione è difficile ed è necessario cambiare rotta il prima possibile per non dover fare i conti con una vera e propria emergenza sul territorio altoatesino».

Scettico sull’opportunità di inviare 50 profughi a Ora anche il sindaco del Comune Roland Pichler. «Siamo una piccola realtà e questo dobbiamo ricordarcelo quando affrontiamo questo discorso».

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