Orti sotto Castel Roncolo, oggi lo sfratto per 12 nonni

Ci sono anche ultraottantenni lì da 40 anni: «Sono la nostra ragione di vita» La Provincia: «L’occupazione è abusiva. Tutti devono sgomberare entro oggi»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. «Se ci tolgono quegli orti rischiamo di morire»: l’appello è di un gruppo di anziani, alcuni dei quali ultraottantenni, che da una quarantina d’anni coltivano insalata e pomodori a ridosso del Talvera nella zona adiacente a Castel Roncolo. La competenza è del Comune di Renon, ma la Provincia - dopo aver fatto un sopralluogo e scattato alcune fotografie - ha intimato loro lo sfratto sottolineando che si tratta di un’area demaniale occupata finora in modo abusivo. Le aree nel mirino sono una dozzina e devono essere abbandonate entro la giornata odierna. C’è chi, negli anni, si è costruito anche una casetta e ora teme che possa essere abbattuta con le ruspe già entro le prossime 48 ore. «Gli orti - racconta Bruno, una sessantina d’anni ben portati - si trovano in via Castel Novale, proprio sotto al castello. Purtroppo negli anni c’è chi si è insediato anche vicino al Talvera, sebbene fosse stato sconsigliato, e ora per quegli appezzamenti ci sono problemi di sicurezza. C’è chi, invece, coltiva dagli anni Settanta, poco più lontano, senza alcun problema di sorta. Poi, un mese fa, ci è stato notificato lo sfratto. E chiediamo alle autorità competenti di fare una valutazione più attenta, caso per caso. Non si può davvero generalizzare. Per qualche anziano quegli orti sono diventati una ragione di vita».

Giovedì alcuni anziani incontreranno il sindaco Spagnolli: «Abbiamo scoperto - raccontano - che non ha competenza diretta, perché siamo sul territorio comunale di Renon, ma ci auguriamo possa servire a muovere le acque».

La Provincia, peraltro, sembra irremovibile e spiega i motivi per cui è stata presa questa decisione.

«Questo terreno - sottolinea in una nota il responsabile della ripartizione provinciale Opere idrauliche - appartiene al demanio idrico e non è stata rilasciata alcuna concessione per la sua occupazione dalla Provincia. L’occupazione è quindi senza titolo e illegittima». L’area in questione, sottolinea la Provincia, si trova «all’interno del muro d’argine e quindi nell’alveo del Talvera. Questo comporta evidenti rischi in caso di piena. Ai sensi della normativa vigente sono vietati qualsiasi tipo di costruzione, piantagione o deposito di materiale. Anche fuori dall’alveo ci sono precise distanze da rispettare. Pertanto si ingiunge agli occupanti senza titolo di sgomberare senza ritardo l’area in questione. L’attuale situazione abusiva non può essere tollerata». Gli anziani dovranno sgomberare tutto entro oggi e se non lo faranno ci penserà la Provincia che poi presenterà loro il conto. A meno che non si riesca a trovare un compromesso in extremis.

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