Ortisei: ecco le bottiglie destinate a sciogliersi

Chiuso con le premiazioni il concorso di sculture di ghiaccio. Le hanno realizzate gli studenti delle scuole artistiche locali



ORTISEI. Mettere ghiaccio in una bevanda è normale. Diverso è quando i contenitori delle bevande (ma non solo di queste), ovvero le bottiglie, il ghiaccio già lo contengono. Perchè sono di ghiaccio!

E’ stato un successo il 10° concorso di scultura in ghiaccio, organizzato dall’Associazione turistica di Ortisei con il Liceo d’arte Cademia e la Scuola professionale per l'artigianato artistico di Ortisei, concorso che ha assegnato i premi l’altroieri nel tardo pomeriggio, incantando moltissima gente.

I lavori, realizzati fra il 14 e il 18 gennaio nel centro di Ortisei, dovevano avere come tema le bottiglie: sono state realizzate cinque sculture utilizzando 600 cubi di ghiaccio. A scolpirle, 13 studenti - artisti locali delle due scuole assieme ai loro professori. La premiazione si è tenuta nella piazzetta S. Antonio con le sculture valutate da una giuria composta da esponenti del Comunale, dei commercianti e dell’Associazione turistica.

Il verdetto ha visto al primo posto la bottiglia di brandy Vecchia Romagna scolpita da Felix Vougny e Marija Markovic della Scuola professionale; al 2° posto la bottiglia d’acquavite, scolpita da Valentin Alber, Mattia Demetz, Thomas Delazer e Luca Visciani del Liceo Cademia; al 3° posto la bottiglia di profumo Chanel eseguita da Sophie Eymond e Andreas Oberberger della Scuola professionale; quarta la caraffa scolpita nel ghiaccio da Davide Holzknecht e Francesco Sacchi della Scuola professionale e 5° posto per la bottiglia di Chianti scolpita da Loic De Lesmadec, Franziska Rainalter ed Elisabeth Prünster della Scuola professionale. Le opere, con una particolare illuminazione dall’interno, di sera rischiarano la zona pedonale.

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