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«Osservatori internazionali per garantire trasparenza»

BOLZANO. Il deputato regionale del Movimento Cinque Stelle Riccardo Fraccaro e il consigliere provinciale Paul Köllensperger hanno chiesto l’invio di osservatori internazionali in Alto Adige in vista...



BOLZANO. Il deputato regionale del Movimento Cinque Stelle Riccardo Fraccaro e il consigliere provinciale Paul Köllensperger hanno chiesto l’invio di osservatori internazionali in Alto Adige in vista del referendum del prossimo 9 febbraio. Ancora più esplicito un tweet di M5s: «Libertà di informazione: Italia quasi come Congo. Per questo osservatori internazionali».

E ancora: «È necessario trasmettere un messaggio rassicurante alla cittadinanza per garantire la trasparenza del processo burocratico e la correttezza dello svolgimento della campagna referendaria». Da una parte, a livello nazionale, il portavoce alla Camera dei Deputati Riccardo Fraccaro ha interessato il Ministro degli Esteri Emma Bonino per sollecitare l’intervento della “Commissione europea per la democrazia attraverso il diritto”, nota anche come Commissione di Venezia. Dall’altra, il consigliere provinciale Paul Köllensperger ha attivato il Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa, per favorire un intervento analogo.

«La controversa vicenda, dove il protagonista nefasto è stato il presidente della commissione referendaria ha avuto un lieto fine. Nonostante ciò si è evidenziato un vulnus istituzionale inaccettabile, in merito sia alle modalità di nomina dei giudici del Tar che ai criteri stabiliti per la costituzione della commissione referendaria. La nuova giunta dovrà porvi rimedio con urgenza. I cittadini della provincia di Bolzano stanno scrivendo la storia in tema di democrazia diretta e il M5S partecipa con grande speranza all’esperienza con il sogno di diffondere la pratica della partecipazione popolare diretta agli altri enti locali italiani».

I rappresentanti del comitato promotore del referendum - sottolineano i grillini - hanno diritto agli spazi per le affissioni sulle superfici riservate alla propaganda per la consultazione referendaria. E potranno beneficiare degli spazi messi a disposizione sulle emittenti pubbliche per trasmettere il messaggio politico di orientamento al voto: “un deciso No alla legge della Svp”». L’arrivo degli osservatori internazionali sembra quantomeno improbabile. ©RIPRODUZIONE RISERVATA













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