Ossidi di azoto, è l'A22 a inquinare di più

Il Comune di Bolzano: pronto il piano di rientro, ma tutti devono collaborare



BOLZANO. Inquinamento da ossidi di azoto a Bolzano: l'Italia rischia l'avvio di una costosa procedura di infrazione da parte dell'Unione europea se entro il 31 dicembre prossimo non verrà approvato un piano di rientro nei limiti di legge (al più tardi entro il 2015). Ieri si è tenuta la prima riunione congiunta fra la commissione consiliare alla mobilità e quella all'ambiente. Due le novità di rilievo emerse: a inquinare tanto, molto più di qualsiasi altra fonte, è l'A22. In secondo luogo, si prospettano numerose contromisure, calendarizzate a partire da novembre 2011 e fino a novembre 2014. Come spiegano l'assessore Trincanato e la presidente della commissione mobilità Foppa, ieri tecnici Appa e privati, incaricati dalla giunta, hanno riferito i dati sulle rilevazioni effettuate. Se in città il traffico inquina con gli ossidi di azoto per un indice pari a 160, il riscaldamento per 240 e l'industria per 150, l'A22 inquina per 406. «Per questo - spiega Trincanato - anche se al momento l'ufficio igiene della provincia assicura che non sussistono pericoli per la salute pubblica, chiederemo allo Stato e alla Provincia di intervenire perché l'Autobrennero prenda le dovute contromisure, sull'esempio delle buone pratiche a livello europeo». Per il resto, su tutto il territorio comunale, Bolzano adotterà varie misure. Da novembre 2011 stop a moto 2 tempi, Euro 0 ed Euro 1 non solo d'inverno ma tutto l'anno. Da novembre 2012 stop ai diesel Euro 2 commerciali. Da novembre 2013 stop a tutti i diesel Euro 2. Il teleriscaldamento dell'inceneritore, dal 2013 consentirà un miglioramento per mancate emissioni da inquinamento. Entro il 2014 nuove corsie bus e nuove ciclabili consentiranno piccole migliorie. Idem l'obbligo di costruire nuovi edifici solo se CasaClima, dal giugno 2011. Le misure passeranno al vaglio delle commissioni Patrimonio, Ambiente, Mobilità, Urbanistica, che entro una settimana dovranno approvare e integrare. poi, entro fine anno, il piano di rientro dovrà passare il vaglio del consiglio comunale ed essere approvato. Pena pesanti sanzioni da parte della commissione europea. (da.pa)













Altre notizie

Attualità