Otto marzo, l’enologia al femminile

In Bassa Atesina venerdì si potrà fare un tour fra le cantine guidate da donne


di Alessandro Scremin


BASSA ATESINA. Donne e vino, un abbinamento che da tempo di è andato affermando, sempre con una caratteristica: la qualità. In altri termini, sono sempre di più le donne che guidano cantine vinicole o si occupano di settori enologici, e il territorio altoatesino non fa eccezione. Se si parla di vini di qualità in Alto Adige, poi, si parla anche del territorio della Bassa Atesina. Unendo allora i due concetti espressi, appunto donne e vino di qualità della Bassa Atesina, ecco che arriva un appuntamento degno di attenzione: una giornata alla scoperta delle donne che hanno fatto della viticoltura il loro mestiere e la loro passione. Appuntamento che si snoderà lungo la Strada del Vino dopodomani, l’8 marzo, giorno della festa della donna che si celebra così con uno speciale “Vino safari” al femminile.

Il “Vino safari” è un appuntamento pensato per chi vuole scoprire - in una giornata - la straordinaria ricchezza della viticoltura nella Bassa Atesina. Un viaggio guidato speciale, dedicato al vino, fatto di degustazioni e incontri con i produttori, che si tiene ogni primo venerdì del mese. E quest’anno, in occasione della festa della donna, la Strada del Vino ha pensato di proporne una versione speciale, appunto tutta al femminile, nelle cantine locali dove l’ispirazione nasce dalle donne.

Intanto, va sottolineato che si parla di un territorio unico, protetto dai freddi del Nord grazie alla barriera delle Alpi, dove si trovano decine di cantine che disegnano un interessante percorso di degustazioni: questa è la Strada del Vino dell’Alto Adige e qui, tra queste colline rigate dai vigneti, sono tante le donne che hanno deciso di dedicarsi alla viticoltura. Tra queste c’è Christine Ochsenreiter, dell’azienda Haderburg di Pochi di Salorno: insieme al marito Alois, produce una delle varietà di “bollicine” più rinomate dell’area, premiata nel 2009 come miglior spumante d’Italia con i 3 bicchieri dal Gambero Rosso.

Restando in zona, si vede che l’amore per il vino sta contagiando anche le nuove generazioni: è il caso di Ingun Walch, figlia di Willi e Gerlinde, della cantina Hofkellerei di Termeno. Diplomata in enologia e viticoltura, è entrata a far parte dell’attività di famiglia - una realtà piccola che si distingue per l’alta qualità, conosciuta soprattutto per il suo Gewürztraminer - da circa due anni: la sua prima creazione è stato un Pinot rosé, che naturalmente porta il suo nome. Senza dimenticare il ruolo di mamma Gerlinde che, dopo aver abbandonato il mestiere di cronista in un giornale locale, ha deciso di affiancare il marito, occupandosi dell’immagine dell’azienda.

Insomma masi ed enoteche, sempre al femminile. Lo speciale appuntamento dell’8 marzo permetterà ai partecipanti, spostandosi con appositi bus navetta, di scoprire cultura, territorio e sapori della regione, fra la Bassa e Bolzano.Oltre alla visita guidata di Bolzano con un percorso legato al tema del vino e al passaggio poi nella Bassa (nell’articolo in basso, le tappe locali del percorso), in programma c’è un pranzo-degustazione al maso Fichtenhof di Cauria, a Salorno. Protagoniste ancora le donne, ovvero le sorelle Ingrid e Ulli, che gestiscono questa storica trattoria seguendo le orme della nonna: in tavola piatti semplici e genuini, preparati con ingredienti del territorio, frutto di un’agricoltura fedele alle tradizioni.

E ovviamente anche la conclusione della giornata sarà al femminile: il “Vino safari” dell’8 marzo si chiuderà con un aperitivo all’Enoteca Enovit di Bolzano, con dietro al bancone Lisa Anderle, proprietaria e grande esperta di vini. Il costo della giornata è 95 euro a persona, per info e iscrizioni si può telefonare al numero 0471 - 860659 o inviare un amail a info@stradadelvino-altoadige.it.

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