fitosanitari

Parchi giochi, in Alto Adige tracce di pesticidi calate del 70%

L’indagine di Asl e Centro Laimburg. I risultati del monitoraggio che ha riguardato 39 siti: due fungicidi le sostanze più frequenti; concentrazione appena sopra il limite di rilevamento 



BOLZANO. La contaminazione da prodotti fitosanitari diminuita di oltre il 70%. È il dato più importante che emerge dal monitoraggio durato quattro anni, dal 2018 al 2021; effettuato su 39 siti, ovvero parchi giochi e parchi scolastici in prossimità di aree coltivate a frutteto e vigneto, oggetto dell’indagine, condotta dall’Azienda sanitaria dell’Alto Adige insieme al Centro di sperimentazione di Laimburg.

Obiettivo: verificare la presenza e la concentrazione dei residui di prodotti fitosanitari - usati per proteggere le piante - in aree pubbliche sensibili come appunto i parchi frequentati da bambini e ragazzi. Ieri, nel corso di una conferenza stampa, la presentazione dei risultati, da parte da Lino Wegher, direttore della sezione operativa di Medicina ambientale dell’Asl, e da Michael Oberhuber, direttore del Centro sperimentale di Laimburg.

I 399 campioni d’erba

Il monitoraggio ha riguardato in particolare aree di Val Venosta, Burgraviato, Oltradige-Bassa Atesina e zone intorno a Bolzano e Bressanone. Sono stati effettuati i prelievi di 399 campioni di erba, esaminati per rilevare i residui contaminanti. Rinvenute in totale 39 diverse sostanze attive, la maggior parte delle quali provenienti dall’attività agricola.

Durante il periodo di studio, il numero dei residui rilevati mediamente per sito è diminuito del 72%.

Le sostanze attive più frequentemente trovate sono state il fluazinam e il captano, due fungicidi impiegati per contrastare la ticchiolatura, una malattia fungina del melo. Inoltre, la concentrazione media dei principi attivi è diminuita del 78%, passando da 0,055 mg/kg a 0,012 mg/kg, appena al di sopra del limite di rilevamento analitico di 0,010 mg/kg. Equivale - hanno detto per dare un’idea di cosa significhi lo 0,0012 mg/kg se equiparato al tempo - ad un secondo su tre anni. Oltre alla presenza dei residui, è stata esaminata anche la concentrazione di prodotti fitosanitari nei siti esaminati.

La concentrazione

«Perché - ha spiegato Wegher - quando si valuta un possibile rischio per la salute umana, diventa molto importante anche la concentrazione dei fitosanitari. Nei campioni di erba, questo valore è chiaramente al di sotto del livello che potrebbe essere considerato preoccupante per la salute».

Per Michael Oberhuber la significativa riduzione sia della presenza dei residui che della loro concentrazione, è il risultato delle campagne di informazione e sensibilizzazione dei contadini, oltre che dell’introduzione di nuove e più moderne tecnologie.

«L’adozione di particolari ugelli - ha spiegato il direttore del centro di Laimburg - consente di concentrare sulle piante interessate la diffusione dei fitosanitari; riducendo al minimo la deriva, ovvero la dispersione sulle zone circostanti come potrebbero essere appunto i parchi giochi e i parchi pubblici».

I dati sono stati recentemente pubblicati dall’azienda sanitaria e dal centro di sperimentazione Laimburg sulla prestigiosa rivista scientifica con revisione paritaria “Frontiers in environmental science”.

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