Parte il Mercato Meranese e si libera dalle polemiche

Atteso l’esordio dell’iniziativa (28 marzo) che si affianca ai banchi dei contadini Una commissione controllerà la qualità dei prodotti artigianali in esposizione



MERANO. Ancora pochi giorni e saranno scoperti i veli sul Mercato Meranese. Un nuovo appuntamento, con cadenza settimanale, che punta a energizzare la vitalità del sabato mattina in centro città e a diventare un momento d'incontro, oltre che opportunità per gli acquisti. La zona scelta per ospitare gli stand è il tratto ultimo di corso Libertà, prima di piazza della Rena. C'è curiosità attorno all'iniziativa, da una parte perché viene presentata come un mercato strettamente legato alla tradizione agroalimentare e artigianale nell'offerta ma con una veste di design nell'allestimento, dall'altra perché la sua progettazione è stata accompagnata dal dissenso del mercato contadino, anch'esso il sabato mattina in centro (via Galilei), da anni “sulla piazza” e ora timoroso della concorrenza. Ma i sostenitori del Mercato Meranese rispondono che i due mercati potranno beneficiare l'uno dell'altro, perché la novità potrà calamitare più persone in centro e dunque un numero maggiore di potenziali clienti. Inoltre le proposte saranno in larga parte differenti. La “prima” del nuovo Mercato Meranese è dunque in programma per sabato 28 marzo. Dalle 9 alle 13 l'orario, ripetuto ogni sabato fino al 10 ottobre. L'organizzazione è dell'Azienda di Soggiorno che ha ideato e realizzato il tutto assieme all'agenzia Origamo di Lana. Il progetto viene presentato come un'unione fra “agricoltura, artigianato, turismo e vita cittadina”, con alcuni tratti caratterizzanti. Primo, vi si venderanno esclusivamente prodotti naturali e artigianali dell'Alto Adige. Bandite le produzioni provenienti da altrove o merci di origine industriale. Ventidue gli espositori: a una quota di stand “permanenti” lungo tutto il periodo di attività, si aggiunge un numero di banchi a rotazione, “una flessibilità voluta affinché l'offerta possa adattarsi il più possibile al ritmo dei cicli della natura e dell'opera dell'uomo”. Fra i tanti prodotti, al MM (la sigla della manifestazione) si troveranno speck e salumeria, formaggi e pane, frutti di bosco ed erbe aromatiche, vini e distillati. Ma anche articoli in lana cotta, feltro e legno di cirmolo, cesti e bijoux, piante e fiori. Il visitatore, si annuncia, potrà ritrovare servizi e professionalità artigianali della tradizione che oggi sono diventate rarità. La qualità dei prodotti sarà costantemente verificata da un organo di controllo preposto. Si è anche puntato molto sul lato estetico: sabato si potrà vedere l'effetto che fa nel suo complesso, e nel contesto urbano, il lavoro di Martino Gamper, il designer meranese entrato nel “giro” internazionale, cui è stato affidato l'incarico di “vestire” il mercato. La silhouette delle bancarelle è stata presentata già alcuni mesi fa: l'accostamento dell'elemento urbano e la tradizione sudtirolese è l'idea di fondo, la tipica casetta di legno la componente fondamentale. Gli stand sono stati realizzati a moduli, nell'ottica di soddisfare le diverse necessità dei venditori. La stoffa di copertura evoca nella forma la pergola tipica delle vigne. Nel disegno si richiamano invece i sampietrini del selciato. Il Mercato Meranese rappresenta inoltre una parte essenziale del festival Primavera Meranese, la nuova rassegna di ampio respiro (percorsi fra arte e natura e varie altre iniziative) che verrà presentata nel dettaglio nei prossimi giorni. Merano s'appresta a indossare una primavera diversa dal solito.













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