Passaggio Duomo sarà chiuso di notte 

Oggi in giunta comunale il promemoria per riportare in sicurezza l’area dove è stata aggredita la vigilessa


di Paolo Campostrini


BOLZANO. C'è un promemoria nei cassetti nel sindaco. Parla di quel pezzo di città preso in scacco dal degrado e che segue il percorso tortuoso che da via Alto Adige porta alle mura che chiudono il giardino dei Cappuccini, passando in mezzo a vite dimenticate, uomini e donne che provano a rendersi invisibili, povere cose, angoli di spaccio e (a volte) anche di violenza. Caramaschi ha voluto quella indagine perché ha deciso di chiudere il passaggio. Porterà questa idea oggi in giunta ma sono settimane che ci pensa. «Basta - ha detto - sono stanco di fare per poi guardare senza poter far nulla chi disfa. Di mettere a repentaglio l'incolumità dei vigili e di continuare a pulire di giorno quello che viene sporcato la notte...». Il promemoria sullo stato del passaggio dietro il nuovo Teatro lo ha chiesto per non dover poi affrontare problemi logistici legati alla situazione di quei luoghi. Ci sarebbe chi li usa per il proprio lavoro. Ad esempio una scuola guida che si trova nella necessità di parcheggiare le auto. L'intenzione è di prevenire eventuali contestazioni. «Ci sarebbero delle servitù di passaggio - spiega il sindaco - e altre questioni condominiali che vanno risolte preventivamente». Perché lì, nonostante tutto, è piena città. Ma risiede proprio in questa caratteristica la ragione dell'emergenza. «È un luogo talmente centrale - dicono in Comune e al comando dei vigili - che qualsiasi situazione balza agli occhi e il degrado viene enfatizzato dalla vicinanza con le direttrici del grande passaggio». Per questo il sindaco ha deciso di chiudere gli accessi. Resta da capire secondo quale soluzione urbanistica e, soprattutto, entro quali orari. Naturalmente di notte ma con un'agenda ancora da definire nelle sue cornici di inizio e fine sbarramento. Rimane la volontà politica dovuta per gran parte alla frustrazione degli amministratori. «Ho le mani legate - ha detto più volte il sindaco - da una normativa che fa cadere sulle spalle del Comune le situazioni di degrado ma che poi non ci offre gli strumenti per risolverle alla radice». Come potrebbe essere la possibilità di allontanare le persone recidive o di incidere sulla loro presenza con spostamenti forzati verso i centri di accoglienza sia degli immigrati che dei clochard comunitari. Questa che la giunta discuterà oggi è, nei fatti, una soluzione emergenziale. Da attuare di notte e in questi mesi invernali. Perché all'orizzonte esiste una disegno anti-degrado di tipo strutturale: è il progetto, cui stanno lavorando Signa, proprietaria della terza torre in costruzione di via Alto Adige, e la Camera di Commercio che è insediata nella prima. Ebbene, questo progetto, in cui il Comune contribuisce nella sua parte di cornice, consiste in un ridisegno complessivo dell'area, con l'abbattimento dei dislivelli, la cancellazione dei luoghi nascosti, il riuso delle aiuole, la sistemazione di un punto ristoro e altre situazioni che possano aumentare la frequentazione del passaggio da parte dei cittadini. Il disegno progettuale e i colloqui tra Signa e Camera di Commercio sono in fase avanzata e si attendono le prossime settimane per vederlo completato. Ma il Comune pensa ad un intervento complessivo anche su tutto il quadrante di piazza Verdi, partendo appunto dal passaggio dietro il teatro fino alla sistemazione di un'altra situazione che crea problemi, naturalmente di diverso tipo, in zona: il parcheggio Flixbus ora vicino al Mayr Nusser. «Va tutto rimesso in ordine» dicono in Comune. Il sindaco già un mese fa era stato esplicito: «Va spostato a Bolzano sud, in Zona: dove è adesso crea problemi a varie strutture, come i vigili del fuoco, e al normale traffico privato». Così, oggi la giunta si occuperà anche di questo e probabilmente, opterà per lo spostamento nell'area parcheggio di Bolzano sud. La proposta Flixbus e di alcuni consiglieri Svp di trovare per i mezzi low cost una collocazione nella nuova stazione autocorriere di via Renon è stata giudicata impraticabile. La ragione? Lì, nella nuova infrastruttura, oltre ai bus Sad, stazioneranno anche tre linee dei mezzi urbani Sasa. E questa è una novità dell'ultima ora. Quindi, non c'è più posto.













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