Patentino: ai candidati piace di più il nuovo esame

Si sono presentati in 21 in via Perathoner per l’attestato di A, B e C. Positivi i primi giudizi: bene la prova di ascolto e la formula rivista per l’orale


di Antonella Mattioli


BOLZANO. I risultati si conosceranno nei prossimi giorni, ma il giudizio dei 21 candidati che ieri hanno affrontato la nuova formula dell’esame per il patentino, è generalmente positivo. La grossa novità è rappresentata dall’introduzione della prova d’ascolto che prevede che il candidato ascolti la lettura di un testo in italiano e in tedesco e quindi barri le risposte nella stessa lingua del testo. M

odifiche sono state introdotte per quanto riguarda la prova scritta che prevede un maggior ricorso a domande a risposta multipla, testi da completare e una breve relazione su un tema. Ritocchi importanti anche per l’orale: viene dato un testo in entrambe le lingue e ci sono 10-15 minuti per prepararsi. Il candidato decide in quale lingua trattare il primo argomento, mentre per il secondo verrà usata l’altra lingua. Un piccolo aiutino che serve a rompere il ghiaccio davanti alla commissione.

Altra novità giudicata più che positivamente: le tre prove da ieri si svolgono nell’arco della stessa giornata e la votazione finale è il risultato della valutazione delle tre parti dell’esame. Finora chi non superava lo scritto, non poteva accedere all’orale.

Al termine della parte scritta e di ascolto, Vanessa Casadei, 17 anni di Vipiteno, iscritta al quarto anno del liceo scientifico, non ha dubbi: «Ho appena sostenuto le prove per l’attestato di bilinguismo B, per me è la prima volta, però rispetto a quanto mi ha detto mia sorella che ha fatto l’esame con il vecchio sistema, adesso è più facile».

Adriano Grippo, originario di Salerno, che da otto anni insegna italiano nelle scuole di Campo Tures, ha già tentato di superare l’esame per il patentino A: «Non c’è dubbio: la nuova formula è più giusta. Altre volte sono uscito scoraggiato, stavolta sono ottimista».

Per Alessandro Sciacca, medico-anestesista in servizio da quattro anni presso l’ospedale di Bressanone, è la prima volta: «Direi che è fattibile. Per quanto riguarda la relazione prevista nella parte scritta, ho scelto il tema relativo alla medicina alternativa».

Sara Vitroler, 26 anni di Brunico, lavora presso il Centro giovanile di Brunico e ha già in tasca il patentino B. Ieri ha tentato le prove per l’A: «L’impressione è che sia andato abbastanza bene. Anche se nella parte relativa alla relazione scritta, potresti avere qualche difficoltà se non mastichi i temi che vengono proposti».

A questo punto sarà interessante vedere se, al di là dei giudizi, anche i risultati finali saranno positivi. Oppure il patentino continuerà a rappresentare una sorta di spauracchio. Nei primi sei mesi del 2013 all’esame per l’attestato A si sono presentati 1692 candidati: il 60% ha superato lo scritto e di questi l’85% ha superato anche l’orale; 2.699 i candidati per il B: solo il 40% ha superato lo scritto e di questi l’80% l’orale. Per il C 1848 candidati: il 45% è stato promosso allo scritto, di questi il 92% ha superato l’orale ottenendo l’attestato di bilinguismo. Per il patentino D 1.266 candidati, 73% i promossi.

«Le novità introdotte - assicura Elisabeth Spergser, direttore dell’Ufficio provinciale affari di gabinetto - danno ai candidati più possibilità di dimostrare quelle che sono le reali conoscenze linguistiche. Non ci si limiterà solo a giudicare lo scritto, ma ci sarà una valutazione complessiva che riguarderà anche prova d’ascolto e orale». A seguire il “debutto” della nuova formula ieri c’erano anche il professor Saverio Carpentieri, che insegna all’Università di Innsbruck, e la professoressa Sabina Stricker, austriaca che insegna all’università di Trento: assieme a Renata Zanin, insegnante alla Lub di Bolzano, fanno parte del Comitato scientifico. «È un passo avanti - ha commentato Carpentieri - in quanto si sono introdotti nell’esame i criteri che fanno parte del quadro comune europeo di riferimento».

 

 













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