Patentino, ora c’è anche la terza prova

Da gennaio oltre allo scritto e all’orale si farà il test d’ascolto. All’esame ci si potrà iscrivere soltanto via internet


di Davide Pasquali


BOLZANO. Il patentino di bilinguismo adesso si adegua al Qcer, il Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue. Da gennaio per conseguire il patentino, oltre a scritto e orale, ci sarà da superare anche la prova di ascolto a crocette, ossia un test di comprensione di un brano letto dai commissari.

A seguito di una modifica provinciale dei criteri per la valutazione e l’accertamento della conoscenza delle lingue italiana e tedesca, a partire da gennaio 2014 gli esami di bilinguismo dunque cambieranno. Per tutti quattro i livelli si prevedono una prova scritta, una prova d’ascolto e una prova orale. I candidati affronteranno i tre moduli nel corso di un’unica giornata.

Nella prova scritta i candidati riceveranno dei nuovi testi in lingua italiana e tedesca, conformi a quanto previsto dal Qcer. Le prove d’esame verranno sempre svolte nell’altra lingua rispetto a quella del testo.

Negli ultimi giorni sul sito del Servizio esami di bilinguismo della Provincia, all’indirizzo internet www.provincia.bz.it/ebt/default.asp, è stato pubblicato un esempio per ogni livello; in totale, a regime i testi saranno una cinquantina per ogni carriera e verranno pubblicati esclusivamente online.

Nella prova d’ascolto i candidati ascolteranno un testo parlato in italiano e uno in tedesco e dovranno barrare le risposte corrette nella stessa lingua del testo appena ascoltato.

La prova orale si svolgerà come di consueto, sotto forma di una conversazione in cui i candidati dovranno dimostrare le proprie capacità comunicative su argomenti della vita quotidiana o su aspetti del proprio ambito professionale.

Come precisa la direttrice dell’ufficio affari di gabinetto della Provincia, Elisabeth Spergser, «dopo la riforma del 1999 qualche testo era stato rivisto perché inadeguato, ma una rivisitazione generale dell’esame non era stata fatta. L’abbiamo fatta ora. Ci stiamo lavorando da un anno. Da gennaio in poi ci saranno questi nuovi testi; il nuovo esame partirà nella seconda metà del mese. L’altra novità è che ai candidati verrà data l’opportunità di affrontare anche la prova di ascolto. In tal modo avranno più chance, più possibilità di dimostrare le loro competenze. Si inizierà proprio con questa prova di comprensione, cui seguirà lo scritto. Al pomeriggio ci sarà l’orale». I testi inizialmente saranno 50 per ogni carriera, ma successivamente verranno integrati con altri brani.

«All’esame - va oltre - ci si potrà iscrivere soltanto via web e da gennaio avremo anche nuovi commissari. Ora siamo nella fase di selezione, che stiamo per concludere».

Ma ai candidati all’esame di bilinguismo, quali vantaggi porterà il nuovo sistema? «Potranno dimostrare con diverse prove le proprie competenze; non si avranno a disposizione soltanto scritto e orale, cioè solo poche domande cui rispondere. Se si fanno degli errori, in queste tre o quattro frasi, gli errori pesano. Con la terza prova si avrà la possibilità di far capire che, comunque, si è in grado di comunicare». Un sistema meno rigido, più vicino alle certificazioni linguistiche del Goethe Institut o della Dante. «Ci avviciniamo al quadro di riferimento europeo».

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