Pd, cercasi candidato per Montecitorio 

La scelta di Palermo apre alla ricerca di un sostituto. Huber: «Servirà un profilo simile». Bressa al Senato e primi nomi


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Inizi una riunione della segreteria per discutere di alleanze in vista delle politiche. E poi ti ritrovi a parlare, soprattutto di un altro argomento: la definitiva indisponibilità di Francesco Palermo a ricandidarsi alle prossime elezioni per il Parlamento. Ed ecco che il tema diventa come scegliere il nuovo candidato, prima ancora del totocandidature. Decisioni da prendere un po’ in fretta, per il Pd, visto che con ogni probabilità si andrà a votare ai primi di marzo del 2018. E soprattutto per il fatto che alla fine tutti si aspettavano un sì dall’attuale senatore. Ed invece, è arrivato il no, motivato come si legge nel suo intervento pubblicato su questo giornale, da ragioni di ordine personale, professionale e politico.

Ed allora che fare, visto che viene meno uno dei due cardini - l’altro è Gianclaudio Bressa - che segnavano già come realizzato l’accordo con la Svp per i due collegi uninominali di Camera e Senato per Bolzano? Innanzitutto, stante l’addio di Palermo, bisognerà trovare un candidato per il seggio della Camera. Perché Gianclaudio Bressa si sposterà al Senato. Il ritratto del prescelto o della prescelta? «Dovrà essere espressione dell’accordo tra il centrosinistra autonomista e la Svp, quindi per prima cosa ci dovremo vedere con la Stella alpina, alla luce della novità rappresentata dall’indisponibilità di Francesco Palermo», risponde subito il segretario dei Democratici altoatesini, Alessandro Huber al termine della segreteria. «Il profilo del nuovo candidato dovrà essere molto simile a quello di Palermo, proprio per la tipologia di questi collegi, che vada bene anche a Verdi e altre forze del centrosinistra», ancora Huber. Sulla stessa onda anche l’assessore Christian Tommasini e Carlo Costa, uomo forte del partito a livello provinciale. Si tratterà di non bruciare candidature, come avvenne cinque anni fa, con la proposta per il Senato sull’allora segretario del Pd altoatesino, Antonio Frena. Per questo il partito preferisce prima definire il profilo. Poi, in realtà qualche nome è gia stato avanzato, da Luisa Gnecchi a Claudio Corrarati, da Mauro De Pascalis a Silvano Baratta. O perchè no, Uwe Staffler. Qualcuno ha dato la sua disponibilità, altre candidature sono state avanzate dentro il partito. Ma senza l’assenso della Stella alpina non si andrà da nessuna parte. Per questo i vertici Pd, come primo passo si vedranno con la Svp. «L’accordo va rispettato e come Pd altoatesino il candidato dovrà essere espressione del territorio», chiude Huber.















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