Pd, da Bizzo a Degasperi Quelli della «Leopolda»

Nutrita la delegazione che seguirà i tre giorni di lavori a Firenze Torna la «veterana» Piccinotti, debutta il gruppo di «Liberal» dell’Artioli


di Francesca Gonzato


BOLZANO. C’è chi torna, chi debutta, chi non ci sarà «perché non posso ma avrei partecipato volentieri». Inizia questa sera a Firenze la quinta Leopolda di Matteo Renzi, la prima da premier e segretario del Pd. Si andrà avanti, tra tavoli di lavoro e interventi al microfono, fino a domenica. Dall’Alto Adige partirà una robusta rappresentanza. Non può mancare Ilaria Piccinotti, tanto giovane quanto «leopoldina» veterana, alla sua quarta edizione.

Il debutto è invece per il gruppo di Liberal Pd, senza Elena Artioli, assente per impegni familiari. Torna a Firenze anche Roberto Bizzo, che continua a invocare la rivoluzione renziana anche a Bolzano: «Il partito da noi non è ancora cambiato».

I giovani. Ilaria Piccinotti stacca il quarto tagliando alla Leopolda, una avventura che ha avuto il suo clou nel 2011, quando venne chiamata sul palco a parlare. Questo fine settimana sarà a Firenze con Alexander Tezzele e Anna Scuttari, del gruppo di autoconvocati del Pd «Il futuro nelle nostre mani». Ilaria PIccinotti non nasconde di partire per Firenze con qualche curiosità, per non dire perplessità: «Diversi di noi si sono chiesti come potrà essere la Leopolda in versione di governo. Se verrà declinata come ascolto e interazione con una base che non sia solo il Pd, allora potrà riservarci ancora sorprese. Dicono che questo sia l’obiettivo: bene. È tanta la curiosità di scoprire come evolve un modello politico e di comunicazione che ha funzionato egregiamente nel percorso fino a Renzi premier».

La pattuglia Liberal. La Leopolda non è un evento del Pd. I Liberal Pd, avversati dal Pd bolzanino, ne approfittano per rearsi a Firenze con una squadra numerosa e organizzata. Ci saranno Claudio Degasperi, Uwe Staffler, Lorenzo Barzon, altri bolzanini e un gruppo di Trento. Degasperi porterà, anche a nome di Elena Artioli, una proposta, scritta con Alin Fazzi, da illustrare in quattro minuti. La Leopolda è organizzata in tavoli da cui dovranno uscire le proposte per migliorare l’Italia. «Proporremo di organizzare in Italia un servizio di badanti organizzate come le nostre Tagesmütter», riassume Degasperi, che fa cadere una notizia che potrebbe provocare qualche mal di testa al Pd di Bolzano: «Alla Leopolda sarà possibile anche iscriversi al Pd.Vedremo...». Il regolamento del Pd altoatesino blocca le porte per due anni a chi arriva dal centrodestra.

Il ritorno di Bizzo . «Sarà la mia terza Leopolda», annuncia Roberto Bizzo. Partiranno anche Miriam Canestrini, Rosalba Leuzzi, Guglielmo Concer e Giuseppe Marino. L’intenzione di Bizzo è di partecipare ai tavoli su economia, lavoro e innovazione. Il Pd di Bolzano prosegue la battaglia di ricorsi tra le diverse correnti. Dal suo punto di vista, Bizzo annuncia che la rivoluzione di Renzi si è fermata sotto Salorno: «Matteo è riuscito a provocare un cambiamento straordinario, ha ribaltato il Pd nazionale, ma l’Italia è lunga e stretta e qui sopravvive una idea di partito asfittico, ripiegato su se stesso chiuso come un orticello». Nessun appunto su Renzi premier? «Sta aprendo troppi fronti. Spero che ce la faccia, ma la sua scommessa è enorme», risponde Bizzo.

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