Pedofilia, l'aiuto parroco di Varna davanti al gip

Il giovane potrebbe decidere di affrontare l'udienza preliminare oppure il suo legale, l'avvocato Nicola Nettis, potrebbe chiedere già martedì un rito alternativo



VARNA. Tra una settimana, il 19 aprile, il capo chierichetti della parrocchia di Varna di 28 anni, accusato di pedofilia, si dovrà presentare davanti al giudice dell'udienza preliminare. Il giovane potrebbe decidere di affrontare l'udienza preliminare oppure il suo legale, l'avvocato Nicola Nettis, potrebbe chiedere già martedì un rito alternativo. Per il momento ancora i legali mantengono il riserbo sulla decisione che verrà presa.

Il giovane, che è stato seguito da esperti presso la struttura specializzata «Villa Egea» di Modena - su sua personale richiesta - era stato arrestato l'anno scorso a maggio dai carabinieri del posto e di Bressanone con l'accusa di avere molestato almeno quattro ragazzini tra gli undici ed i quattordici anni e di averli fotografati e filmati. Il responsabile dei chierichetti aveva cercato di cancellare i file dal suo computer una volta saputo che la madre di un chierichetto aveva espresso l'intenzione di denunciarlo, ma i periti informatici erano riusciti a recuperare il materiale che ora si trovano in mano all'accusa. L'indagine è seguita dal sostituto procuratore Donatella Marchesini.

Le indagini erano partiti proprio grazie alla segnalazione di una madre preoccupata, che aveva visto tornare a casa il figlio con la maglietta al rovescio. A quel punto il piccolo, che era molto scosso, aveva raccontato di avere trascorso la giornata con il 28enne che gli aveva chiesto di togliersi gli indumenti per fare delle foto e dei filmati. Immediatamente era scattata la denuncia e i controlli da parte delle forze dell'ordine.

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