Pendolari, un metrobus ogni 15 minuti 

Vertice Comune-Provincia: potenziati i collegamenti con l’Oltradige, nuove linee Sasa e parcheggio a Ponte Gardena


di Paolo Campostrini


BOLZANO. La rivoluzione pendolari sarà annunciata tra pochi giorni. Ma è questa: metrobus con cadenze ogni 15 minuti, nuove linee Sasa per rendere appetibile Gries senz’auto, parcheggio di Ponte Gardena finanziato. E poi scatto automatico delle misure di blocco del traffico in entrata in presenza di sforamenti del biossido di azoto da prevedere in un ulteriore protocollo d’intesa Provincia-Comune. Ma quella più importante è un cambio di percezione nel rapporto tra Bolzano e il suo territorio.

Dice Mussner: «Ora convinciamo i sindaci dei comuni intorno al capoluogo a spingere per l’uso del mezzo pubblico». «Sarà ancora più concorrenziale - ha aggiunto l’assessore provinciale - arrivare a Bolzano senza macchina, non ci sono più scuse...». Dice Theiner: «Bene il rapporto con Caramaschi». «La qualità dell’aria deve essere una priorità e visto che troppe auto arrivano in città - spiega l’altro assessore dopo il vertice - se i valori sforano i provvedimenti devono essere immediati». La rivoluzione politica la rileva il sindaco. «Ho notato un netto cambio di atteggiamento nei rappresentanti della Provincia - dice Caramaschi - non ho più la sensazione che la qualità della vita dei bolzanini sia posta in secondo piano rispetto alle esigenze del territorio. Sia Kompatscher che Theiner che Mussner mi hanno assicurato che adesso è finito il tempo dei compromessi al ribasso. Le esigenze di mobilità dei pendolari, pur legittime, possono essere soddisfatte dall’infittirsi delle proposte del trasporto pubblico che sono state concordate ora».

In sostanza: se un abitante di Caldaro può avere l’opzione bus ogni 15 minuti rispetto all’auto (che arriverà a Bolzano dopo un’ora dovendo superare anche le barriere delle code in entrata), potrebbe assumere nuove abitudini virtuose. «Ho insistito molto - aggiunge il sindaco - per trovare queste soluzioni in attesa dii definire il ruolo dello spazio di Ponte Gardena, che potrebbe ospitare anche una fermata della ferrovia Bolzano-Merano. E prima di avviare il progetto tangenziale. Ma adesso sono sempre più convinto che vanno abbandonate le proposte molto problematiche all’interno del tessuto urbano, come la mitica riapertura di viale Trento...». Altro elemento a sostegno della mobilità dolce bolzanina è stato il netto sostegno giunto dall’assessore provinciale ai trasporti. «Ho visto il possibile percorso del tram e mi è parso una grande opportunità - ha detto Mussner all’assessora Lorenzini che glielo aveva appena sottoposto - perchè è giusto che Bolzano abbia una ulteriore alternativa non inquinante e pure, fattore non marginale, che possa riottenere un classico mezzo che ne aveva caratterizzato la storia fino a qualche anno fa...». Insomma, è cambiata l’aria. La pressione di Bolzano su Palazzo Widmann, i ritardi nel percorso della concessione autostradale (unico snodo per ottenere i finanziamenti per la tangenziale in galleria ), i valori dell’aria e le continue manifestazioni di protesta (molte di area anche Svp) a Gries per opporsi pacificamente alle infinite code in entrata delle auto dei pendolari, hanno evidentemente avviato una revisione nell’atteggiamento politico della Provincia nei confronti del capoluogo. Ora, (saranno presentati giovedì) le nuove cadenze orarie infittite dei bus e i blocchi causa inquinamento in automatico, domani il tram e il parcheggio intermodale di Ponte Gardena, dopodomani i finanziamenti per la circonvallazione: il percorso della rivoluzione-pendolari è definito. Va "solo" attuato.

©RIPRODUZIONE RISERVATA















Altre notizie

Attualità