Pensare in modo globale, agire a livello regionale

Tavola rotonda degli artigiani Apa sulla collaborazione tra settori economici locali



Già da tempo i circuiti locali caratterizzano e rinforzano costantemente l'economia altoatesina. Proprio questo è stato il tema cruciale della tavola rotonda organizzata dall'Apa, appuntamento che ha visto coinvolti diversi presidenti delle associazioni economiche provinciali e rappresentanti politici: insieme si è parlato e si sono analizzati i possibili approcci da seguire per sostenere la regionalità. Il prossimo passo potrebbe essere la realizzazione di un piano strategico comune.

Pensare in modo globale, agire a livello regionale – dovrebbe essere questo il metodo ideale da seguire per ottenere uno sviluppo generalizzato nelle regioni più forti. La regionalità non deve in ogni caso rappresentare un modello in opposizione alla globalizzazione, bensì entrambi i sistemi dovrebbero equilibrarsi a dovere per raggiungere un obiettivo primario come quello di una florida economica reale. Nel corso dell'odierna tavola rotonda andata in scena a Caldaro, i presidenti delle associazioni economiche, insieme al deputato Daniel Alfreider ed al presidente del Consorzio dei Comuni Arno Kompatscher, hanno parlato delle opportunità, ma anche degli ostacoli che caratterizzano i circuiti locali.

Ormai da anni l'Alto Adige si caratterizza per prodotti locali e servizi di elevata qualità. Una dote che non è servita soltanto per garantire una buona commercializzazione dei prodotti, ma che ha permesso di mantenere posti di lavoro in periferia, di garantire un'offerta costante a livello locale e di evitare una possibile fuga di cervelli lontano dall'Alto Adige. «È triste pensare che leggi eccessive e spesso insensate stanno annullando tutte le potenzialità di questi circuiti locali e ciò non solo nell'artigianato, ma anche nel commercio, nell'agricoltura e nel turismo», ha spiegato il presidente degli artigiani Apa, Gert Lanz. Un problema, quello della eccessiva burocrazia sempre pronta a frenare lo sviluppo regionale, che è stato stato sottolineato anche dal presidente di Hgv, Manfred Pinzger. Proprio per questo motivo la consapevolezza della qualità altoatesina dovrebbe risultare ancora più forte e dovrebbe essere sostenuta da una rete comune. Il tutto potendo contare su significative decisioni legislative come presupposto.

Dal canto suo, il deputato Alfreider ha sottolineato l'importanza della collaborazione con le associazioni economiche, cruciali per far sì che i politici comprendano appieno le esigenze degli imprenditori, cercando poi di convertire tali necessità in legge. «In Italia, prima di introdurre nuove leggi, si dovrebbe riuscire ad eliminare almeno una parte delle vecchie. Ma molto spesso ciò non avviene», ha detto lo stesso Alfreider. «Attraverso la collaborazione tra economia e politica, l'Alto Adige ha in ogni caso l'opportunità di far sentire la propria influenza a livello locale, nazionale ed europeo», ha affermato il presidente del Consorzio dei Comuni Arno Kompatscher.

«Di fatto sono le imprese familiari altoatesine ad avere la possibilità di continuare a sviluppare l'offerta locale. – ha evidenziato il presidente dell'Unione Walter Amort - Attraverso la propria struttura ridotta queste aziende sono infatti ideali per adattarsi alle esigenze del mercato grazie alla propria flessibilità». «Per merito di una più stretta collaborazione tra i diversi settori, come ad esempio quella in essere tra artigiani e contadini, sarà possibile rinforzare ulteriormente i circuiti locali», ha viceversa evidenziato il presidente dell'Unione Agricoltori e Coltivatori diretti Leo Tiefenthaler.













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