MUSEI

Per Ötzi si fa strada l’ipotesi del Virgolo 

Tommasini: «Tosolini chiede troppo per l’ex Ina». Bando aperto per cercare altri immobili. «Altrimenti andremo in collina»


di Paolo Campostriuni


BOLZANO. I due Poli si stanno insabbiando. E questa è la prima notizia: quello bibliotecario alle ex Pascoli non riesce più a capire se avrà un futuro perché chi doveva costruirlo è sulla via del fallimento (Condotte); quello museale all’ex Ina il futuro non lo vede proprio perchè chi doveva vendergli la sua nuova sede (la Habitat di Tosolini) chiede così tanto che la Provincia non ci pensa più a comprargliela.

Tanto che i timori dei mesi scorsi sono diventati una certezza per i prossimi. La seconda notizia è la conseguenza della prima: si sta elaborando un piano "B" per la nuova casa di Ötzi. Il piano "A" consisteva nel suo trasloco dall’attuale sede all’ex Ina, ma se quest’ultima resterà in mani private la biblioteca civica, attualmente ospitata nello stesso edificio, non potrà a sua volta trasferirsi nel futuro Polo bibliotecario in corso Libertà e dunque questa complicata partita di giro con sponde e controsponde urbanistiche le une conseguenza delle altre, sarà fatta abortire in partenza.

Dunque, visto che il polo museale è una delle priorità sia di Comune che di Provincia, il piano "B" è già in atto. E consiste in due soluzioni. Una è prossima, e dotata di copertura politica concreta; un’altra è futuribile, senza ancora paternità certa ma dotata della fascinazione propria delle cose che cambiano la realtà in un attimo. Eccole.

1) Un "bando aperto" è la prima soluzione. Ne farà oggetto di una delibera la prossima riunione della giunta provinciale. Cosa significa? Si tratta di un bando senza uno specifico destinatario che contiene la cornice del progetto ma si rivolge "erga omnes" a chiunque possegga un edificio, possibilmente nei pressi dell’attuale museo archeologico e civico, che sia adatto o adattabile al trasferimento di Ötzi in un contesto meno "costretto" di quello attuale. Location alternativa all’ex Ina più probabile? La Cassa di Risparmio che mette sul mercato l’immobile della propria Fondazione, in via Cassa di Risparmio incrocio via della Mostra.

2) La seconda soluzione è una suggestione che sta facendosi strada in queste settimane mano a mano che si sta stringendo la trattativa sul futuro del Virgolo. Se mai i terreni in quota, ora privati (dopo il passaggio dalla cordata di immobiliaristi locali alla Signa) giungessero in mano pubblica (il Comune) l’idea di trasferirvi il Museo archeologico poggia su alcuni dati vagamente appetibili: la mummia tornerebbe alla montagna; potrebbe usufruire di una sede pensata "ab initio" per lei; sarebbero risolti i problemi che ora affliggono la vecchia sede, tra assenza di parcheggi e file interminabili per strada, perché la funivia che sarà costruita tra il centro di Bolzano e la collina avrebbe cadenza di due-tre minuti nelle corse e così in grado di eliminare il traffico su gomma; infine sul Virgolo il possibile museo troverebbe un contesto verde più adatto a farne un polo di attrazione molto sostenibile in termini ecologici. «È una bella suggestione ma ha ancora bisogno che tanti tasselli si incastrino. Per ora - dice a questo proposito il vicepresidente Tommasini - tentiamo di non farci mettere con le spalle al muro da una trattativa che non riesce a sbloccarsi con la Habitat. Il bando aperto che ho chiesto di trasformare in delibera spingerà, questa è la nostra speranza, il privato a riconsiderare la sua posizione oppure aprirà altre strade. Ma il polo museale è una priorità».

Per questo, per non farsi mettere nell’angolo dal combinato disposto del blocco delle ex Pascoli per via di Condotte e da quello dell’ex Ina per via della Habitat, il piano "B" è già in atto. Si vorrebbe, in sostanza, sganciare il futuro di Ötzi da quello degli altri poli e dei due progetti correlati per evitare che contesti indipendenti dalla volontà di pubblica programmazione possano tenere in scacco due progetti considerati strategici. Intanto si (ri)parte con un bando aperto ad immobiliaristi disponibili a mettere sul tavolo edifici diversi dall’ex Ina. Poi, se anche questa strada avrà difficoltà ad essere percorsa, largo alla suggestione Virgolo. Perchè per allora, anche il destino dei suoi terreni in quota sarà più chiaro a tutti. Soprattutto a Comune e Provincia.













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