Per Edgar Visintin 5 mila chilometri sui pedali in Australia

Il gestore del bar «Sole»: in tre mesi, dormendo in tenda «Sentirsi parte delle terra in spazi immensi e silenziosi»


di Bruno Canali


LAIVES. Non tutti sanno che Edgar Visintin, il gestore del bar «Sole» di via Kennedy a Laives, qualche decennio fa ha passato alcuni mesi in Australia con la moglie Carla e l’allora piccolissima figlia Alice. E laggiù - dice oggi - ci ha lasciato il cuore, tanto da ritornarci la prossima primavera. Fin qui tutto normale e non sarebbe il primo. Quello che però fa di Visintin uno dei personaggi particolari per la nostra "galleria" è la scelta di come tornare in Australia e ce lo spiega lui stesso. «Partirò a gennaio, in aereo alla volta dell’Australia - dice Edgar Visintin - portandomi appresso una mountain bike che mi mette a disposizione, assieme all’equipaggiamento, la "Roadrun" dei fratelli Zenorini di Laives. Il mio programma in linea di massima prevede la partenza da Port Douglas, per costeggiare la costa australiana fino a Sidney e quindi Camberra. Complessivamente si tratterà di percorrere cinque o seimila chilometri in tre mesi, dormendo in tenda, presso apposite aree di sosta o di fortuna».

Visintin che, come detto, in Australia c’è già stato per qualche mese, sa perfettamente anche quali problemi e rischi dovrà affrontare fuori dai centri abitati, perché il continente australiano è in buona parte desertico. «A gennaio - spiega - laggiù farà caldo e l’incognita maggiore, quella sicuramente più impegnativa, riguarderà la percorrenza di tratti lunghi anche più di qualche centinaio di chilometri, dove non c’è quasi niente e quindi dovrò trovare il modo di attraversarli senza poter contare su qualsivoglia assistenza, portandomi quanto occorre per mangiare e bere. Poi ci sono gli insetti e anche i serpenti, insieme ai grandi camion, i cosìddetti "Road Train" che sono lunghi anche 50 metri e viaggiano a tutta velocità su rettilinei che sembra non finiscano mai. Ma tutto questo vale la pena provarlo perché l’Australia è veramente un posto eccezionale e dal punto di vista paesaggistico offre emozioni veramente intense. Fuori dai centri abitati si può ancora percepire l’energia della terra e sentirsi parte dell’universo in quegli spazi immensi e silenziosi».

Viaggiare: per Edgar Visintin è sempre stata una passione, viaggi non organizzati, sempre con Carla al fianco e lo sottotlinea elencando una raffica di nazioni dove è stato in passato, fino all’Australia e alla Tasmania, il posto - ribadisce - «dove ho lasciato il mio cuore» e così, appena ha potuto, raccogliendo pazientemente il sostegno di vari sponsor, ci ritornerà e questa volta per vivere un’avventura "vera", pedalando in solitaria per migliaia di chilometri in spazi immensi e in parte ancora incontaminati, alla ricerca del legame che ci unisce alla terra e che vivendo nelle nostre città abbiamo finito per dimenticare.

Con la bicicletta poi, questa esperienza diventa ancora più intima e pregnante, perché consente di recuperare ritmi più umani e offre la possibilità di vivere veramente i luoghi che si attraversano, luoghi incredibili, un’esperienza "slow" che rimarrà per sempre.













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