Per il garage in caverna «pronti nove investitori»

Presentato lo studio Moroder: 20 milioni, 465 posti auto, 45 anni di concessione Quattro anni fa la gara andò deserta. Frötscher: «Cambiate le condizioni»


di Giuseppe Rossi


MERANO. Cambia la forma geometrica ma non la sostanza, cambiano gli anni di concessione ma non l'investimento previsto. L'altra sera in consiglio comunale l'ingegner Helmuth Moroder ha presentato il suo studio di fattibilità per il garage in caverna nella pancia di Monte Benedetto, elaborato commissionatogli alcuni mesi fa dall’amministrazione comunale del sindaco Paul Rösch. Non sarà più un rettangolo, ma un triangolo equilatero la forma scelta per il nuovo autosilo, ottanta metri per lato, cinque piani in tutto per una capienza consigliata di 465 posti auto, tutti a rotazione. Si entrerà dal piano più basso, quello a livello di circonvallazione nord-ovest, mentre il piano più alto sarà a livello di superficie, in linea con gli sbocchi previsti in piazza Duomo inferiore e all'ex rifugio antiaereo che sbuca su via Galilei. Ingresso e uscite saranno regolati da due rampe distinte elicoidali larghe 4,5 metri in modo da consentire, in caso di necessità, anche l'uso nei due sensi di marcia. Primo e ultimo piano potranno ospitare fino a 90 mezzi, gli altri piani 106. L'altezza del garage sarà di poco inferiore ai 20 metri. La galleria sarà costruita scavando la roccia in Gneiss quarzifero.

Ma i dati più interessanti per gli investitori che dovranno farsi carico della costruzione sono altri. Lo studio di fattibilità Moroder prevede lo stesso investimento indicato dallo studio Fietta del 2012 (20 milioni di euro) ma una concessione dimezzata, 45 anni in tutto. In aggiunta il costruttore/gestore dovrà versare per ognuno dei 45 anni 300 mila euro al Comune. Helmuth Moroder ipotizza anche un prezzo di sosta orario che il gestore dovrà richiedere per far rientrare l'investimento fatto nei 45 anni di gestione, possibilmente guadagnandoci anche. Parcheggiare l'auto in caverna costerà 2,5 euro all'ora, dieci cent in meno di quanto oggi chiedono le Terme, dieci in più del parcheggio della cantina sociale di Lagundo. Impensabile realizzare parcheggi di pertinenza, visti i flop conseguiti da iniziative proprio come la cantina sociale di Lagundo e il parcheggio sotto piazza Rena. Impensabile anche che un privato acquisti un posto auto in caverna a 70 mila euro per 45 anni. Meglio allora, quei parcheggi previsti nello studio Fietta, cancellarli del tutto.

Lo studio Moroder per predisporre il piano di redditività economica prevede che dopo due anni di attività il parcheggio sia occupato almeno al 50%. Nel piano viene anche indicato (del resto il patto di coalizione Verdi-Svp dice la stessa cosa) che con l'apertura dei 465 posti auto in caverna, almeno 300 parcheggi di superficie oggi esistenti in centro vengano cancellati. Quali, sarà il nuovo piano urbano del traffico a dirlo. Lo stesso Put dovrà dire come ridisegnare le strade liberate dai parcheggi e come occupare quelle strisce d'asfalto. Ma perché un progetto dal costo identico, con gli stessi posti auto ma con una concessione dimezzata (45 anni anziché 90) rispetto allo studio Fietta dovrebbe oggi fare gola agli investitori, gli stessi che nel 2013 disertarono il bando di gara? È l'assessore Stefan Frötscher a rispondere. «Quattro anni fa non c'erano certezze sulla costruzione del secondo lotto della circonvallazione, oggi l'opera è finanziata e sappiamo già che i lavori potranno partire a fine 2017». Secondo Frötscher gli interessati a proporre un proprio progetto preliminare, rispondendo alla dimostrazione d'interesse pubblica che il Comune pubblicherà nelle prossime settimane, sarebbero già nove. Entro sette mesi la scelta del promotore. Anche nel 2013 esistevano sei interessati e poi non se ne fece nulla.

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