Perde un tubo, chiusa la corsia sud A22

Primi lavori di bonifica ieri all’altezza di Campodazzo (km 71,2). Costa: «Sicurezza garantita, riapriremo per il weekend»


di Massimiliano Bona


CAMPODAZZO. «Quando siamo arrivati a Campodazzo abbiamo trovato alcune piante che galleggiavano proprio a ridosso dell’Autostrada e quindi, precauzionalmente, è stata chiusa la corsia Sud all’altezza del chilometro 71,2. Il piede della frana e alcuni alberi ad alto fusto avevano raggiunto, ormai il muro dell’A22»: il vice direttore dell’ufficio geologia e prove materiali della Provincia Claudio Carraro descrive così lo smottamento di lunedì sera che ha indotto, poi, Autobrennero a chiudere tutta la corsia Sud, e a dirottare le auto, probabilmente fino a venerdì o sabato sulla Nord (dove si viaggia a senso unico alternato).

I tecnici hanno trascorso la prima parte della giornata di ieri a cercare di individuare il tubo che aveva perso negli ultimi giorni migliaia di litri d’acqua causando, di fatto, lo smottamento. Nel frattempo A22 ha incaricato la ditta Pojer di tagliare alcune decine di alberi siti proprio a ridosso dell’autostrada mentre la Unirock si è occupata degli interventi in parete.

«Dopo aver fatto una serie di verifiche - spiega Massimiliano Di Nardo, geometra di Autobrennero - siamo riusciti ad individuare il tubo incriminato. L’area interessata è di circa 250 metri quadrati».

Come spiega il direttore tecnico di A22 Carlo Costa il tubo, con ogni probabilità, «appartiene ad una casa abbandonata sita poco sopra l’autostrada. Non si tratta di un edificio di nostra proprietà, ma era necessario intervenire».

I primi lavori di sistemazione sono stati fatti nella tarda serata di lunedì dai vigili delfuoco volontari di Chiusa assieme al personale dell’A22.

«Abbiamo già incaricato due ditte specializzate, che si sono attivate nella giornata di ieri per i primi interventi. Ma prima di risolvere la situazione definitivamente potrebbe volerci ancora qualche giorno. Ancora oggi, di sicuro, la corsia resterà chiusa, ma per il per il weekend contiamo di ultimare la bonifica dell’intera area».

Nella giornata di ieri non c’era ancora la certezza, al 100 per cento, che il tubo fosse della casa abbandonata - sita venti metri più in alto rispetto all’autostrada - ma c’erano una serie di dettagli che portavano in quella direzione.

«Di sicuro non ho intenzione di forzare i tempi di apertura - sottolinea Costa - anche perché la sicurezza degli utenti di Autobrennero deve venire comunque prima di ogni altra cosa».

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