Pesta la madre a sangue: arrestato

In manette un 23enne. L’aggressione ieri all’alba in via Cagliari. La donna implorava il figlio di smetterla con calci e pugni


di Susanna Petrone


BOLZANO. Non era la prima volta che li sentivano litigare. Può succedere. A ogni genitore è capitato di bisticciare, e anche di brutto, con i propri figli. Ma ieri mattina, quello che si sentiva arrivare da quell’appartamento di via Cagliari, non era una semplice discussione. Ieri mattina la donna implorava aiuto. Gridava con tutte le sue forze. La sua voce - strozzata in parte dai colpi inferti dal figlio - ha raggiunto i vicini di casa. Li ha svegliati. E questo, con molta probabilità, le ha salvato la vita. I medici dicono che potrà lasciare l’ospedale tra un mese. Ma il dolore che proverà per il resto dei suoi giorni, per essere stata pestata a sangue dal proprio figlio, probabilmente non passerà mai.

Questo il racconto dei vicini di casa che hanno dato l’allarme: sono passate da poco le 5 di mattina. È domenica. Il quartiere sta ancora dormendo.

Ma ad un certo punto si sentono due persone parlare ad alta voce. La voce maschile si fa sempre più aggressiva. Quella femminile è sempre più spaventata.

Si sentono dei tonfi. Dei piatti finiscono a terra e vanno in frantumi. La donna implora di smetterla. I vicini sono confusi. I quell’appartamento i vive una donna di 46 anni con il figlio di 23. Non è possibile che la stia picchiando...

Chiamano i carabinieri. Pochi minuti e sul posto arriva una pattuglia. Intervengono. Quando il ragazzo li vede, sfoga la rabbia anche su di loro. Li colpisce. Alla fine i militari riescono a immobilizzarlo.

Il giovane viene arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e per maltrattamenti in famiglia. Viene portato nelle carceri di via Dante. (Non ne riveliamo l’identità per proteggere la privacy della madre, vittima di una violenza brutale).

Nel frattempo, vengono chiamati anche i soccorritori del 118. La donna viene medicata sul posto e poi portata in ospedale per ulteriori accertamenti.

Il suo volto è una maschera di sangue. È stata colpito più volte con calci e pugni. Non è chiaro cosa abbia fatto scattare l’ira del figlio. Non è chiaro come abbia potuto ridurre in quel modo una persona.

Nei prossimi giorni, il bolzanino verrà sentito dal giudice delle indagini preliminari. Dai primi accertamenti non sembra che avesse bevuto. Semplicemente, si sarebbe svegliato presto, iniziando a discutere con la madre per futili motivi. Alla fine, avrebbe iniziato a colpirla ripetutamente, fin quando non sono intervenuti i militari. I carabinieri hanno riportato ferite leggere.

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