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Petizione a Casanova: «Non togliete la linea 16»

Avviata una raccolta firme per evitare la soppressione del nuovo autobus


di Davide Pasquali


BOLZANO. «Per molti di noi, abitanti del quartiere Casanova, cattive notizie: si elimina la linea 16 - che sarà presente soltanto con corse mattutine in orario di punta - e la si sostituisce con un potenziamento della linea 3».

Lo spiega Iolanda Millo, che si fa portavoce di un gruppo di residenti scesi in campo con una petizione per non sopprimere il 16. «A tutt’oggi - spiega Millo - non sappiamo se queste decisioni siano state assunte per ottenere risparmi di gestione o per un’analisi sull’utilizzo della linea, così come ci risulta difficile capire quante corse partono da Casanova oggi e quante ne partiranno dopo le modifiche». In ogni caso «ancora una volta le decisioni vengono assunte senza alcun confronto con i bolzanini che quei servizi utilizzano».

Entrando più nel merito «la soluzione adottata di fatto considera interscambiabili linea 3 e linea 16, ma così non è».

I due percorsi si differenziano sostanzialmente e servono pezzi diversi di città. «La linea 3 poi, seguendo un itinerario tutto interno ai quartieri e percorrendo strade molto trafficate, ha tempi di percorrenza decisamente lunghi che diventano “biblici” nei giorni di cattivo tempo ed infine, ma non per importanza, fa un numero di fermate davvero consistente, specie se da Casanova si deve arrivare in centro città».

È vero invece che la linea 16 segue lo stesso percorso del 6 e parte di quello della 5 «e tuttavia queste linee alternative sono poco fruibili per noi, in particolare la 5 che parte da Firmian, ma anche la 6, visto che la prima fermata utilizzabile è in via Resia». E dai caseggiati a margine del quartiere «la strada da percorrere per arrivare alla fermata di via Resia non è poca, specie se si è anziani, si hanno disabilità o ci si muove con bimbi piccoli».

Senza contare che già oggi, durante il periodo scolastico e soprattutto nella stagione invernale «le condizioni di viaggio sono spesso “faticose” con porte che non si chiudono per la ressa, liti tra passeggeri, passeggini che non possono salire perché i pochi posti sono già occupati, ritardi, corse saltate»Secondo i residenti, obiettivo del servizio di trasporto pubblico dovrebbe essere anche quello di scoraggiare l’uso del mezzo privato, «ma se l’autobus non è concorrenziale, le persone continueranno ad usare la macchina con aumento del traffico e dell’inquinamento e conseguente peggioramento dei tempi di percorrenza dei bus che si trovano imbottigliati nel traffico, non avendo nella maggior parte dei casi corsie preferenziali».

«E non ci si parli del treno». Utile per andare in stazione «ma poco interessante per spostamenti su tratte più brevi e soprattutto poco funzionale vista la cadenza oraria».

Casanova, precisa, «è stato progettato come quartiere residenziale con traffico dei soli abitanti; ma per essere davvero così è indispensabile che il trasporto pubblico sia adeguato ai bisogni delle persone che ci abitano, altrimenti questi si riterranno doppiamente danneggiati, sia per mancanza di posteggi di superficie che per la scarsità del servizio».

E infine, «perché non sia/rimanga un quartiere dormitorio Casanova deve essere raggiungibile da altri quartieri e dal centro città e lo deve essere anche nei giorni festivi ed invece già oggi la linea 16 è sospesa il sabato e la domenica e la linea 3 viaggia con frequenze rallentate».

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