Piani e Centro, 50 prostitute sulle strade

Il mercato del sesso è in mano al racket dei protettori romeni. Botte alle nigeriane perché tengono i prezzi troppo bassi


di Susanna Petrone


BOLZANO. Gli abitanti dei Piani e Dodiciville non ne possono più: negli ultimi mesi il numero delle prostitute è aumentato in modo esponenziale. Oramai sono più di cinquanta le lucciole che notte dopo notte vendono il proprio corpo agli angoli della strada. Il via vai di macchine è inarrestabile su via Macello, su viale Trento, su via Renon. Quindi il blitz dei carabinieri della scorsa notte è stato accolto con soddisfazione dai residenti della zona. I militari ne hanno fermate 27, ma sono oltre una cinquantina le donne che si prostituiscono in strada.

La denuncia. Gli abitanti di via Renon sono esasperati. La situazione è sempre stata critica, ma mai a questi livelli. «Per chi vive qui - dice un residente - è ingestibile. Certe sere, solo di fronte alla funivia del Renon, si aggirano anche cinque, sei prostitute. Abbiamo notato che molte nigeriane sono sparite. Venivano aggredite dalle ultime arrivate. Qui lottano per ogni metro di marciapiede». Infatti, il mercato del sesso oramai è quasi esclusivamente in mano al racket dei romeni. L’80% delle ragazze, infatti, proviene dalla Romania. Sono tutte molto giovani e soprattutto non intendono dividere i clienti con le africane, note per l’abbassamento del prezzo. Con loro sulla strada si rischia di non fare affari. Numerose le aggressioni ai danni delle nigeriane da parte delle ragazze dell’Est. E poi ci sono i “protettori”, che controllano la “propria” ragazza e si assicurano che i clienti paghino.

La mappa. Con l’arrivo delle nuove lucciole si sta un po’ «stretti» ai Piani. E quindi c’è chi si è trasferita in zona industriale. Ma ecco i punti storici del mercato del sesso: via Macello, via Rencio, via Renon, via Dodiciville, ponte Campiglio, via Brennero, la funivia del Renon, piazza Stazione, piazza Verdi, viale Trento, via Garibaldi, via Innsbruck, via Mayr-Nusser. Insomma: tutta la zona Rencio-Piani. In piazza Verdi le lucciole si appartano con i clienti dietro il distributore di benzina. Se non ci sono profughi, usano anche l’ex officina del gommista, vuota da sei mesi. «Vi lascio immaginare cosa troviamo davanti ai portoni la mattina dopo», racconta un altro residente della zona. Una ventina di ragazze - tra i 20 e i 25 anni - si sono invece spostate in zona industriale per cercare nuovi clienti. Solo in via Galilei lavorano cinque prostitute. E poi: via Siemens, via Volta, via Pacinotti. Il raid dei carabinieri è servito per “spaventare” i clienti, ma soprattutto per verificare l'eventuale presenza di «protettori» e sfruttatori che vivono alle spalle della prostituta costretta a vendersi quasi ogni notte.

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