Piazza Matteotti, tariffe Seab triplicate

Il presidente del rione Visigalli: «Chi svuota nei bidoni canguro è penalizzato rispetto agli altri»



BOLZANO. "Ad ogni sacchetto buttato nel bidone interrato corrisponde un pagamento pari allo svuotamento di un normale bidoncino. Una sproporzione enorme". I residenti di piazza Matteotti faticano a comprendere il motivo di bollette Seab triplicate rispetto a quelle indirizzate ai vicini di casa e lo fanno provando ad armare la Circoscrizione che, per definizione, rappresenta l'istituzione di prossimità. Il presidente di Europa Novacella Carlo Visigalli, quindi, in questi giorni ha ascoltato un'incessante sequela di proteste girandole a chi di competenza. "Ci sono residenti che pagano bollettini trimestrali pari a 250 o 300 euro a fronte di una media attorno ai 50-60 euro. Parliamo del triplo rispetto a chi abita pochissimi passi più in là. La ragione è che ogni conferimento al bidone sperimentale chiamato canguro viene calcolato come uno svuotamento dei bidoncini". La tariffa, ovviamente, in questo modo schizza veloce verso l'alto. Va ricordato che il canguro fu una sperimentazione voluta dal Comune di Bolzano prima della rivoluzione nella gestione dei rifiuti. Innovazione che ben presto ha dato segnali negativi: meccanismo difficoltoso e guasti sempre dietro l'angolo. La frequenza dei sacchetti abbandonati sulla piazza è indubbiamente cresciuta a causa di un'elettronica ballerina nella lettura delle schede necessarie ad azionare il bidone. Ora a tutto questo si aggiunge un costo difficilmente comprensibile. "Credo che l'amministrazione non possa permettere che esistano differenze così abissali nelle tariffe dei servizi tra i cittadini" ribadisce Visigalli che dell'amministrazione, peraltro, fa parte a pieno titolo. "Ho contattato la Seab e mi è stato detto che loro rispondono semplicemente alle direttive del Comune. A questo punto ho scritto all'assessore competente Patrizia Trincanato perché presumo che questo nodo vada sciolto tra giunta e consiglio comunale. Noi, purtroppo, non abbiamo alcuna competenza per dare delle spiegazioni o risolvere questa sofferenza di pochi condomini". Lo chiedono molti cittadini e il presidente di Circoscrizione: non poco per ricevere quanto meno una risposta concreta. Poi, forse, si capirà perché insistere su una sperimentazione evidentemente bocciata e superata.

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