BOLZANO

Piazza Verdi, un degrado senza fine

Nel “Passaggio Duomo”, proprio sotto la Camera di Commercio, siringhe, escrementi e rifiuti d’ogni genere



BOLZANO. Un angolo di città che sembra appartenere a un’altra dimensione. Accade in piazza Verdi, dove migliaia di veicoli transitano ogni giorno e dove i turisti e i bolzanini indaffarati passano diretti verso il centro. La stragrande maggioranza di loro sale lungo via Alto Adige, ma sono tantissime anche le persone che imboccano “passaggio Duomo”, all’angolo con il “Citybar”.

Pochi passi dopo aver lasciato piazza Verdi e, per l'appunto, ci si ritrova all’improvviso in una “terra di nessuno”. Di nessuno perché è palese che a nessuno interessa cosa accade lì dietro, ad ogni ora del giorno e della notte, nonostante le decine di uffici che si affacciano su quella parte di passaggio in cui si crea una sorta di cortile interno.

Poche decine di metri quadrati, dove un esercito di “invisibili” si trova per fare i bisogni, per spacciare, per drogarsi, per dormire, per chiacchierare, per litigare e anche per mangiare. Lo racconta chi in quell’angolo di città ci lavora e lo racconta anche la montagna di rifiuti e i vergognosi resti di quelle attività.

Nell’aiuola centrale, dove ci sono piante e siepi, e dove il Comune ha anche piazzato delle trappole per i ratti, c’è un vero e proprio tappeto di cocci di bottiglie, ci sono siringhe, accendini e tutto ciò che può servire alla preparazione delle dosi, ci sono confezioni di vino in tetrapak, scodelle di plastica ancora piene di non ben definite brodaglie e ci sono escrementi ovunque.

In un angolo, su una rastrelliera, tre biciclette sgangherate e incomplete completano il poco edificante quadro della piazzetta. Uno schifo, insomma. Uno schifo che, è il caso di ricordarlo, rappresenta il risultato della presenza di decine di persone che, soprattutto nelle ore notturne, occupano e vivono quegli spazi.













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