Piazza Vittoria, sei piani e 401 box auto

Lunedì l’ok in giunta al progetto: costi per 16 milioni. Disagi alla viabilità (con Ztl in Corso Libertà) e 18 mesi di cantiere


di Paolo Campostrini


BOLZANO. La "rivoluzione Vittoria" partirà in anticipo. Il perché è presto detto: il cantiere di scavo del parcheggio interrato in piazza aprirà nell'estate del 2019 ma già tra poco più di sei mesi, all'inizio del 2018, corso Libertà dovrà prepararsi all’evento. Con, nell'ordine, l’innalzamento della sede stradale per ottenere nuovi parcheggi a spina di pesce sul suo fianco sud, la creazione di una nuova (ma unica) pista ciclabile a doppio senso sul lato nord, la predisposizione del mercato del sabato non più nella piazza ma lungo l'asse del corso con deviazione dl traffico in via Manci e via Diaz. Il documento di avanzamento lavori è ancora nel cassetto ma sarà tirato fuori dopodomani. Lo esaminerà la giunta e Caramaschi con i suoi assessori apriranno lunedì la via non più tortuosa che condurrà il cantiere a conclusione nell'autunno del 2020. Nel "preliminare" ci saranno anche i costi: 16milioni e 350mila euro. Ecco, nel dettaglio, il promemoria che traccia i contorni di una rivoluzione in tutta l'area. Non solo cantieristica ma soprattutto viaria.

Il parcheggio interrato. Sarà costituito da sei piani interrati, di cui i primi tre destinati a posti auto "a rotazione" e dal quarto al sesto piano ai box privati. Rispetto al precedente studio di fattibilità, dice la nota «si avrebbe una capienza complessiva di 206 posti macchina (invece che 224) per la rotazione e 195 (con 55 posti moto) per i box privati».

Le rampe di ingresso. Saranno all'altezza dell'inizio dei giardini del monumento, a destra e a sinistra. Si entrerà da via Cesare Battisti e si uscirà su Corso Libertà.

Spostata la viabilità. Visto che il progetto vincola su via Battisti, come detto, gli ingressi nel parcheggio, la «viabilità ordinaria - si legge sempre nel preliminare - dovrà essere necessariamente spostata su via Cesare Battisti». Dunque come accadeva in passato. Mentre per Corso Libertà «sarà proposta una Ztl nel tratto tra Piazza Mazzini e ponte Talvera».

La Ztl e la piazza. La conseguenza della zona a traffico limitato sarà la riqualificazione anche in termini di arredo urbano dell'intero corso. Con ciclabili sicure e tutto il resto. La piazza non sarà lasciata vuota ma ridisegnata tra spazi liberi per eventi, spazi attrezzati per attività ludiche e anche aree destinate al commercio. Dovrà essere lo snodo urbanistico della nuova Ztl su Corso Libertà e del nuovo ruolo di via Cesare Battisti.

Il documento è ancora riservato ma l'altra sera Ivan Moroder dell'ufficio mobilità e Rosario Celi di quello delle opere pubbliche comunali ne hanno tracciato le direttrici più importanti davanti al mondo commerciale dell'area, invitato nell'aula magna del Classico dall'Unione Commercio. Perché lo scenario è complesso. Il 2018 non sarà solo l'anno del grande cantiere Vittoria ma anche quello dell'altrettanto esteso cantiere del Polo bibliotecario. «A fine estate di quest'anno sarà avviato il progetto definitivo - ha anticipato Gustavo Mischi capo ripartizione edilizia della Provincia - e nel marzo del 2018 saranno avviati i lavori». Con fine e consegna a marzo 2020. Il nodo, dunque, non sarà solo attuare i progetti e predisporre una nuova viabilità strutturata ma anche accogliere la mobilità ben più destrutturata costituita dal traffico dei mezzi pesanti per il movimento terra che si sovrapporranno ai veicoli già in difficoltà sui nuovi tracciati. Una sfida, dunque. Ma tra tre, massimo quattro anni, tutto l'asse ancora in cerca di un futuro più identitario anche in termini commerciali e urbani di questo presente molto incerto, potrà disporre di precisi poli di attrazione. E di un rapporto più virtuoso tra traffico veicolare e movimento dei pedoni e dei ciclisti.

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