Pichler Rolle: basta con gli affari segreti nella Svp

Politica e affari. L'indagine su Berger e gli amministratori di Campo Tures non è la prima che tocca la Svp, ma questa volta sembra un terremoto



BOLZANO. Politica e affari. L'indagine su Berger e gli amministratori di Campo Tures non è la prima che tocca la Svp, ma questa volta sembra un terremoto. Dopo l'Obmann Theiner, parla il capogruppo provinciale Elmar Pichler Rolle: «Berger ha sbagliato a non informarci dei suoi investimenti nella fiduciaria. Se altri hanno interessi nascosti, è ora che lo rivelino».

Pichler Rolle è pesante: «Se qualcuno vuole abbassare l'asticella morale, si sbaglia». Theiner ha annunciato che la Svp affronterà il caso, «non faremo finta di nulla». Sull'intreccio tra politica e affari l'Obmann ribadisce che un politico può impegnarsi in attività imprenditoriali, «ma mettendo tutte le carte sul tavolo».

Pichler Rolle riparte da questo punto e usa toni più pesanti. Data per scontata la presunzione di innocenza dei coinvolti nell'inchiesta e «lo straordinario bonus di correttezza riconosciuto a Berger», Pichler Rolle chiede «massima trasparenza sulle partecipazioni a società fiduciarie». Stigmatizza il comportamento di Berger, ma i toni più spietati li usa per gli amministratori di Campo Tures finiti nell'inchiesta: «Mi basta quanto leggo per comprendere che c'è stato un intreccio inaccettabile tra ruolo pubblico e interessi privati, diretti e indiretti. Il partito chieda conto di quanto accaduto».

Berger controlla, attraverso la fiduciaria veronese Af, la Ciamp Srl che vende energia pulita alla Taufer Srl, società a totale controllo del Comune di Campo Tures. Tra gli indagati compaiono il sindaco Helmuth Innerbichler e il fratello Oswald Innerbichler, nella cui cantina sono installati otto cogeneratori di energia. Sotto inchiesta per concorso in abuso d'ufficio anche l'assessore Meinhard Fuchsbrugger, pure Svp. Così Pichler Rolle.

Esiste nella Svp un problema legato ai rapporti tra amministratori pubblici e business? «Mettiamola così. Forse qualcuno tenta di ridimensionare o fa finta di non ricordare le regole etiche, non scritte ma ovvie, che fanno parte del dna del partito. Se è così, questa inchiesta deve servire per mettere in chiaro le cose. Abbiamo preso in mano la questione con la legge sulla trasparenza, appena hanno iniziato a circolare le voci su società fiduciarie e interessi nascosti di politici. La legge è approvata e prevede che siano resi noti, anche retroattivamente, i finanziatori delle fiduciarie cui sono assegnate concessioni». Subito dopo è emersa l'inchiesta su Berger.

Che clima c'è nel gruppo consiliare? «Berger è sempre stato corretto, quindi gode di un bonus enorme di stima tra i consiglieri provinciali e il caso su cui indaga la procura non rientra tra quelli previsti dalla legge, non essendoci di mezzo una concessione provinciale. C'è però imbarazzo tra di noi, questo è vero. Perché doveva parlarci».

Cosa non vi ha detto Berger? «Quando discutevamo in gruppo la legge sulla trasparenza non sapevamo della sua presenza in una fiduciaria. A tutt'oggi non mi risulta che nessuno di noi lo sapesse. Sarebbe stato opportuno informarci»

Al di là dell'indagine su Campo Tures, i Freiheitlichen sono disposti a scommettere che emergeranno altri assessori con investimenti coperti in società fiduciarie. Come vi comporterete?
«Non credo che ci siano, ma se ci fossero è arrivato il momento di dirlo, anche se non ci fossero concessioni di mezzo. Si doveva dirlo dall'inizio...». Un politico può avere una attività imprenditoriale? «Sì, l'ha precisato anche Theiner, a patto che venga rispettato un principio non negoziabile: l'interesse privato non può mai interferire con il ruolo pubblico. Quindi posso fare affari, ma lontano dal territorio in cui esercito e mai naturalmente agevolando il mio business con le mie decisioni. Se penso a Campo Tures, dico che gli amministratori indagati devono rispondere al partito del loro comportamento, a prescindere dall'inchiesta». Perché punta il dito più su di loro che su Berger? «Perché quanto emerso finora già basta per chiedere conto di un intreccio non accettabile, magari indiretto, tra pubblico e privato nella gestione dell'energia. Se sei un amministratore, devi fare tornare i conti del tuo Comune. Se coinvolgi privati, devi farlo di fronte a precise esigenze. Hanno agito in buona fede? Già così dovranno rispondere».

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