pro e contro 

Pinzger: «No alle mascherine per i camerieri» Sì degli imprenditori. Uil: ispettori in telelavoro

Il mondo dell’economia tira un sospiro di sollievo e saluta con favore la legge provinciale sulle riaperture anticipate. I sindacati tornano a insistere sul tema dei controlli per la sicurezza.Federic...



Il mondo dell’economia tira un sospiro di sollievo e saluta con favore la legge provinciale sulle riaperture anticipate. I sindacati tornano a insistere sul tema dei controlli per la sicurezza.

Federico Giudiceandrea, presidente di Assoimprenditori, commenta: «Fin dal primo giorno dell’emergenza abbiamo affermato che il miglior sostegno all’economia sarebbe stato quello di poter tornare a lavorare. Allo stesso modo abbiamo sempre sostenuto che devono essere consentite tutte le attività che sono in grado di garantire condizioni di lavoro sicure. La legge provinciale recepisce esattamente questi due principi di fondo». Ancora Giudiceandrea: «Apprezziamo il coraggio con cui il presidente Kompatscher e la giunta provinciale hanno definito le regole di base e il lavoro fatto in questi giorni da tutte le forze politiche in Consiglio per arrivare alla nuova legge. In particolare, è importante il richiamo ai Protocolli di sicurezza siglati a livello nazionale e locale per garantire una ripresa in piena sicurezza». Manfred Pinzger, presidente di Hgv (foto), rivendica una serie di correttivi suggeriti dall’associazione degli albergatori e pubblici esercenti: «Per gli esercizi di ristorazione siamo riusciti ad ottenere la somministrazione al banco, la riduzione della distanza interpersonale in determinate condizioni e il rapporto tra numero massimo di ospiti e posti a sedere disponibili. Per il settore alberghiero abbiamo ottenuto le seguenti deroghe: non sarà necessario rispettare un numero massimo di ospiti e saranno consentite le attività sportive sorvegliate e l’assistenza ai bambini». Si giudicano in vece troppo rigide alcune misure, come l’obbligo di mascherine per il personale di servizio. Toni Serafini (segretario Uil) protesta: «La legge anticipa di una settimana le aperture a livello nazionale e senza copertura Inail. Facciamo inoltre notare che gli Ispettori del lavoro, che sono già pochi, sono ancora in modalità di smart working, perché mancano i dispositivi di protezione individuale. Sollecitiamo tutti i rappresentati dei lavoratori per la sicurezza a vigilare sui posti di lavoro».

Secondo Alessandro Urzì (Fratelli d’Italia, ha votato no) la legge è «un capolavoro di marketing politico, una colossale arma di distrazione di massa dal fallimento delle politiche degli aiuti della Provincia». Diego Nicolini (M5S, si è astenuto) commenta: «Per recuperare pochi giorni questa anticipazione potrebbe causare molti contenziosi in caso di incidenti o infortuni. Maggior prudenza sarebbe stata auspicabile, come auspicabile sarebbe ora una maggiore tempestività nell'erogazione della parte supporto economico di competenza provinciale».













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