Pircher&Partner, crac da mezzo milione

Il curatore fallimentare sta valutando la posizione di un migliaio di potenziali creditori



MERANO. I libri contabili del noto tour operator meranese Pircher&Partner sono finiti in tribunale. È stato lo stesso Peter Menz, amministratore unico della srl specializzata nel settore delle vacanze low-cost con prenotazione online, a presentare istanza di fallimento. Ora il curatore nominato dal tribunale si trova a dover ricostruire la contabilità relativa ad un migliaio di potenziali creditori e ad un crac che si aggirerebbe sul mezzo milione di euro. Si era fatta un nome nel web grazie ai pacchetti superscontati che offriva attraverso la "Outlet viaggi".

Un esempio: due settimane in Egitto, sette giorni di crociera sul Nilo e altri sette in Mar Rosso, pensione completa, volo di andata e ritorno compreso, a seicento euro, e a volte ancora meno nelle offerte last-minute. Prezzi "sotto costo" che avevano insospettito più d'un globetrotter (vedi i commenti nei vari siti internet), anche se nelle pagine di "facebook" si sprecavano le lodi da parte di chi aveva avuto la fortuna di partecipare ad uno dei primi viaggi andati a buon fine. Non solo pacchetti turistici, nell'offerta Outlet viaggi, ma anche "voucher" alberghieri venduti tramite e-bay o la catena del discount Lidl.

Inizialmente la società fondata il 28 settembre del 2010, sembra andare a gonfie vele, ma le prime crepe si evidenziano con l'abbandono, uno dopo l'altro, di tre dei quattro soci. A marzo dello scorso anno se ne va Michael Pircher, seguito a ruota, a maggio, dal direttore tecnico e titolare della licenza Johann Graber. Ad agosto abbandona anche Alexander Pircher e Peter Menz rimane amministratore unico di una società che inizia ad evidenziare grossi problemi. Nel corso del 2011 la Pircher&Partner ha un giro d'affari superiore ai cinque milioni di euro (dato confermato dal curatore fallimentare) ma a fine anno il livello di insolvenza nei confronti dei creditori si fa preoccupante, senza che da parte del Menz vi sia la possibilità di dare ossigeno alle casse col versamento di nuova liquidità.

«A questo punto - riferisce l'amministratore unico - per evitare gravi conseguenze di carattere penale, i consulenti mi hanno consigliato di presentare istanza di fallimento, cosa che o fatto nel dicembre dello scorso anno». Istanza accolta dal tribunale fallimentare, che nomina curatore il meranese Thomas Pircher, omonimo ma non imparentato con i soci fondatori, e fissa l'udienza per l'ammissione dei creditori allo stato passivo per il prossimo 21 marzo. «Creditori privilegiati saranno i dipendenti, per fortuna non c'è uno stato debitorio nei confronti delle banche - riferisce il dottor Pircher - poi bisogna ricostruire i rapporti con oltre cento esercizi alberghieri e un migliaio di potenziali creditori (tra clienti Outlet viaggi, e-bay e Lidl)».

Insomma un crac che potrebbe aggirarsi attorno al mezzo milione di euro. Si apprende, nel frattempo, che Lidl, a tutela del buon nome dell'azienda, avrebbe garantito con pagamenti e rimborsi i "voucher" acquistati dai propri clienti, salvo poi riservarsi la facoltà presentare il conto finale insinuandosi nella procedura fallimentare.

LA PROCEDURA
Ecco come recuperare i crediti «L'udienza presso il tribunale fallimentare è stata fissata per il 21 marzo alle 9.30 - spiega il curatore Thomas Pircher - chiunque vanti dei crediti, ed in particolare i clienti che hanno acquistato pacchetti viaggio e "voucher" alberghieri che non sono stati poi utilizzabili, deve presentare la cosiddetta domanda per l'ammissione allo stato passivo che deve essere protocollata in tribunale al più tradi trenta giorni prima dell'udienza. Alla domanda vanno allegate tutte le fatture ricevute di pagamento a testimonianza del credito». Per informazioni www.fallimentibolzano.com.

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