Polizia schierata in tutto il centro Gli Indignati protestano in piazza

Bolzano sotto stretta sorveglianza oggi e domani per l'arrivo dei ministri economici di Italia e Germania: il movimento si organizza con fischietti e tamburi. Via Argentieri off limits anche per i pedoni


Alan Conti


BOLZANO. Bolzano sotto sorveglianza stretta oggi e domani per l'arrivo dei big italiani e tedeschi di finanza e industria, riuniti al Palazzo Mercantile di via Argentieri per il Business Forum. Annunciata la presenza degli Indignados altoatesini, che si daranno appuntamento oggi pomeriggio in piazza Walther «perché solo questa sarà l'occasione per vedere se il movimento è solido, oppure se la gente è venuta alla manifestazione di sabato perché si trattava di un evento internazionale o perché c'era una bella giornata di sole».

Il questore Rotondi ha annunciato ieri le misure di sicurezza: controlli in centro, via Argentieri chiusa ai pedoni in concomitanza con gli spostamenti degli ospiti del forum. Gli Indignados promettono fischietti, tamburi, cori, insomma qualsiasi forma di dissenso civile e non violento. L'orario è indicativamente intorno alle 16, perché tutto con gli Indignados è lasciato alla piena libertà personale, purché in contemporanea con il vertice economico italo-tedesco.

Sono questi gli elementi emersi ieri nell'assemblea pubblica in piazza Mazzini cui hanno partecipato circa una cinquantina di persone. Alla stampa, ammessa controvoglia solo per il carattere pubblico dell'assemblea, vietata qualsiasi intervista personale: niente nomi né cognomi, perché il movimento non vuole una faccia.

Le intenzioni, però, sono chiare anche in forma anonima: «Sarà un incontro di risonanza internazionale, avremo gli occhi addosso e in qualche modo siamo investiti di una responsabilità particolare. Ci recheremo in piazza Walther per protestare con quello che abbiamo: tamburi, striscioni, fischietti o cori. Dobbiamo farci sentire senza creare tensioni con le forze dell'ordine che presidieranno Palazzo Mercantile. Sappiamo tutti che i violenti non siamo noi, ma solo gli individui che rispondono agli ordini di qualcun altro». Qualcuno vorrebbe qualcosa di più incisivo: «Occupiamo la scalinata del palazzo in via Argentieri».

La proposta, però, non raccoglie particolari consensi anche per la prevedibile reazione contraria delle forze dell'ordine. Proprio la polizia diviene centrale nella discussione perché l'iniziativa, evidentemente, non è segnalata. «Valutiamo se informarli, perché il vertice sarà importante e la nostra si caratterizza come una vera e propria manifestazione. L'intenzione, comunque, sarebbe di rimanere fermi in piazza, senza movimenti o cortei».

La regola degli Indignados, però, è che nessuno detta regole, quindi anche nelle modalità di dissenso potrebbero esserci azioni estemporanee, individuali o di gruppo. «Siamo contro qualsiasi violenza o discriminazione: chiedo che almeno questi due punti siano alla base di qualsiasi nostra azione», auspica una ragazza durante la riunione. Qualcuno, intanto, già si scalda per la situazione nazionale. «Ieri hanno impedito alla Fiom di sfilare», lamenta un giovane, «e ora parlano di cauzioni per manifestare. Ledono i nostri diritti e dobbiamo dare una risposta forte».

Fanno capolino, inoltre, alcuni dei capisaldi della protesta mondiale: «C'è una forte crisi di rappresentanza politica e troppe persone sono convinte che solo personaggi come Draghi, Marcegaglia o Montezemolo possano salvarci dalla crisi. Il nostro obiettivo è incidere su questa mentalità». Nel mezzo spunta anche una curiosa proposta"locale". «A Natale potremmo organizzare un mercatino alternativo, con prodotti artigianali o oggetti che non usiamo più, basato solo ed essenzialmente sul baratto. Estromettere la moneta da qualche scambio avrebbe un forte valore simbolico».

© RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità