Polo bibliotecario, bando da 40 milioni

La Provincia pubblica la gara d’appalto per progettazione esecutiva e lavori edili. Il cantiere partirà entro la fine dell’anno


di Davide Pasquali


BOLZANO. Un atteso bando di gara, per un contratto di appalto ben al di sopra della soglia comunitaria. E dunque assai corposo. Lo ha bandito la ripartizione provinciale Lavori pubblici. Scade il 14 giugno e riguarda la progettazione ed esecuzione su progetto definitivo del nuovo polo bibliotecario altoatesino presso l’ex Pascoli-Longon. Un appalto da oltre quaranta milioni di euro. Che arriva la bellezza di dieci anni tondi dopo la vittoria dell’architetto Christoph Mayr Fingerle nel concorso indetto dall’amministrazione provinciale per la realizzazione del polo bibliotecario che ospiterà la Civica di Bolzano e le due biblioteche privinciali, l’italiana Claudia Augusta e la tedesca Friedrich Tessmann. Difficile stabilire a priori quando potrà cominciare in concreto la demo-ricostruzione dell’ex complesso scolastico. Ma i tecnici provinciali stimano che l’avvio del cantiere si situerà tra fine 2016 e inizio 2017. Saranno necessari mille giorni di cantiere.

I proclami politici sul polo si ripetono da tempo. Come da tempo i denari necessari erano stati iscritti a bilancio. Ma da altrettanto tempo pareva non muoversi nulla. E proprio quando ormai in pochi ci speravano, è arrivato l’atto concreto. Si tratta di un bando per un appalto cosiddetto integrato. A base di gara dell’appalto c’è il progetto redatto da Mayr Fingerle, corredato, come spiega l’assessore provinciale ai lavori pubblici, Christian Tommasini, da una capitolato prestazionale che vincola gli offerenti al rispetto del progetto originario ma fissa gli standard qualitativi per gli impianti tecnologici e per le finiture». A progettisti e imprese si chiede «di esplorare soluzioni innovative affinché l’opera possa raggiungere standard elevati per quanto attiene comfort, durabilità, risparmio energetico e manutenibilità. Il tutto mantenendo le soluzioni estetiche e funzionali del progetto Mayr Fingerle».

Come spiega l’architetto Andrea Sega, direttore reggente della ripartizione provinciale edilizia e servizio tecnico, contrariamente alle ipotesi formulate nel recente passato, si farà di tutto per mantenere il progetto così com’era stato pensato, ossia con tutti i piani previsti. «A nostro avviso - così Sega - ci sono i margini, tecnici ed economici, per poter edificare tutti i piani». L’architetto Mayr Fingerle, ricevuta la notizia della pubblicazione del bando di gara per la progettazione definitiva e i lavori, proprio questa mattina si recherà in Provincia a visionare la documentazione tecnica allegata. Con la segreta speranza che il suo progetto possa essere davvero realizzato come previsto nell’incartamento presentato a concorso nel 2004. Al netto, ovviamente, della salvaguardia di scalinata e facciata, come imposto dalla Provincia.

Il direttore del dipartimento provinciale Edilizia e Lavori pubblici, Paolo Montagner, spiega come sia alquanto difficile, al momento, fare previsioni certe sull’avvio del cantiere. «Dipenderà molto - chiarisce - da quanti soggetti prenderanno parte al bando. Cambia tutto, se si presentano in due oppure in venti». Il bando è di quelli importanti per importo e soprattutto altamente complessi dal punto di vista tecnico. Si dovranno valutare decine, centinaia di parametri. Per bene che vada, occorreranno un paio di mesi. Insomma, si arriverà a settembre. Una volta individuato il vincitore, ci sarà sempre da tenere in debito conto possibili ricorsi al Tar da parte dei soggetti non vincitori. Montagner non eclude però che i lavori, almeno quelli per la demolizione dell’edificio anni Trenta, possano prendere il via già nel 2016. Al massimo sarà per l’inizio del 2017.

Poi, per portare a termine il cantiere, occorreranno mille giorni. Insomma, poco meno di tre anni. A stare larghi e per essere realisti, la città di Bolzano potrà inaugurare il suo nuovo polo bibliotecario nel 2020.

I costi totali dell’opera, sottolineano i tecnici provinciali, non dovranno in nessun caso superare i sessanta milioni di euro imposti dalla giunta provinciale come tetto massimo.

Per dare concreta realizzazione e rendere davvero attrattivo il futuro polo culturale tra via Longon (polo bibliotecario) e piazza Vittoria (centro di documentazione sul nazi-fascismo), si dovrà attendere anche la realizzazione del nuovo parcheggio interrato sotto la medesima piazza. Quattro piani, due destinati ai residenti, altri due ai parcheggi di rotazione ad ore. La progettazione è in corso. La prossima giunta comunale dovrà decidere se e quando realizzarlo.

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