Polo bibliotecario, parte la lettera di revoca dell’appalto a Condotte 

La Provincia. L’assessorato all’Edilizia: venuti meno i requisiti. La società avrà dieci giorni per le controdeduzioni  Verso l’aggiudicazione alla cordata locale. Trattative con Roma, resta nel limbo la situazione del nuovo carcere


Francesca Gonzato


Bolzano. Polo bibliotecario, la cordata locale adesso vede più vicino il proprio ingresso in scena. era nell’aria da tempo, la decisione è presa. la provincia ha stabilito di avviare la procedura di revoca dell’aggiudicazione alla società condotte. «la lettera partirà a breve. condotte avrà una decina di giorni per le controdeduzioni e immagino che ci sarà anche un ricorso», annuncia l’assessore all’edilizia massimo bessone, «proprio perché si tratta di una operazione estremamente delicata, con gli uffici tecnici e con i legali della provincia abbiamo voluto studiare a fondo la situazione». in estate l’avvocatura provinciale aveva rotto gli indugi. secondo il parere fornito all’edilizia, la società, che si trova in regime di amministrazione straordinaria, non presenterebbe i requisiti previsti dalla legge per la stipula definitiva del contratto. nei giorni scorsi si è tenuta la riunione che ha deliberato il via libera alla procedura, ma non solo. bessone, i dirigenti dell’assessorato, l’avvocatura e i vertici dell’agenzia appalti hanno stabilito che l’edilizia seguirà la procedura del polo bibliotecario, mentre thomas mathà (agenzia appalti) seguirà il dossier del carcere, che resta nel limbo.

Le ragioni della revoca

La svolta nella vicenda è arrivata con la verifica di alcune cartelle esattoriali per diverse decine di migliaia di euro non pagate da Condotte alla Agenzia delle entrate. La società è già stata estromessa da un appalto da parte della Regione Lazio (la vicenda pende davanti al Consiglio di Stato). «In base alla legge queste irregolarità fanno venire meno il possesso dei requisiti che consentono l’aggiudicazione», riferisce Bessone.

In Provincia c’è piuttosto irritazione perché la vicenda delle cartelle esattoriali non era emersa al momento delle verifiche effettuate dagli uffici prima dell’aggiudicazione definitiva dell’appalto-concorso per il Polo bibliotecario. «Le controdeduzioni di Condotte verranno valutate dall’Avvocatura per procedere ulteriormente», riferisce Bessone, confermando che l’obiettivo è di sbloccare il cantiere, consegnandolo alla cordata arrivata seconda. Nel luglio 2019 proprio l’assessore aveva ritirato in Comune la concessione edilizia per il polo bibliotecario. Sono trascorsi mesi senza che si muovesse nulla, fino a quando gli imprenditori della seconda cordata hanno inviato una diffida in Provincia sollecitando la revoca dell’aggiudicazione a Condotte. «Appena partirà l’iter di revoca chiederemo di incontrare gli imprenditori arrivati secondi», anticipa Bessone. La cordata è composta dalle imprese Elpo, Coop di Carpi, Stahlbau Pichler, Spitalerbau, Atzwanger e Repetto. Tra le complicazioni della vicenda c’è il fatto che Condotte aveva vinto un appalto-concorso, che comprendeva sia il progetto (subentrando al lavoro iniziale del defunto architetto Christoph Mayr-Fingerle), che i lavori.

Il carcere deve attendere

La Provincia non può ancora avviare la procedura di revoca della gara per il nuovo carcere che aveva visto Condotte al primo posto (mai formalizzata l’aggiudicazione). Si tratta di un Ppp (partenariato pubblico privato) attraverso cui Condotte dovrebbe garantire la costruzione e la gestione per 18 anni della struttura. Da oltre un anno la Provincia è bloccata in una verifica con il ministero della Giustizia e con il ministero delle Finanze su una disputa che riguarda i futuri rapporti finanziari tra Stato e Provincia, in particolare sulla gestione. Senza questo chiarimento, in un senso o nell’altro, è la versione degli uffici, la Provincia non può procedere.

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