Bolzano

Ponte giallo chiuso un mese: via ai lavori sulla passerella 

Disagi in vista sulla ciclabile, su quel tratto viaggia la metà del traffico tra la periferia ed il centro. Alle porte la trasformazione dell’area verde vicino al Druso in un provvisorio polo scolastico 



BOLZANO. Quel cartello davanti al ponte giallo suona come un avvertimento: lì intorno succederà di tutto. Per adesso succede questo: il ponte chiude. E non lo fa per poco, ma per un mese (il cartello per ora annuncia la deviazione dal 28 febbraio al 31 marzo). Il tempo, spiegano in Comune, di effettuare importanti lavori strutturali in particolare sulla passerella pedonale.

Servivano, non era il caso di farli aspettare anche se la stagione non sarebbe l'ideale. Per i ciclisti un bel problema. Su quel tratto transita almeno la metà del traffico sostenibile dalla periferia al centro.

In sostanza tutto quello che non prosegue verso il Museion gira lì, per andarsene o in piazza Verdi o sul by pass di via Marconi. Dunque la metà di tutte le bici bolzanine. Ma perché è un avvertimento? La ragione è che si tratta dell'inizio. Tra un po’ i lavori aggrediranno poco più sopra ponte Loreto, ridisegnando l'intera viabilità ciclopedonale da e per il nucleo storico visto che il cantiere è propedeutico al proseguimento degli interventi per il tunnel verso piazza Walther funzionali al centro commerciale Signa.

Sarà un bel problema deviare piste e utenti su percorsi non molto usuali. Poi si lavorerà anche a ridosso del ponte giallo perché è alle porte la trasformazione dello spazio verde vicino allo stadio, il Drusetto, in un provvisorio polo scolastico.

Saranno istallati i prefabbricati per ospitare gli studenti che per interi due anni scolastici ma a rotazione (dunque almeno quattro se non cinque) occuperanno quegli spazi in attesa della conclusione di importanti riqualificazioni dei loro istituti secondo il piano di ammodernamento predisposto dal Comune.

Ma avranno bisogno, ed ecco il senso logistico del cantiere, anche di strutture di supporto, come spazi di entrata ed uscita, magari anche di nuovo verde, interventi sulla rete di protezione, sulla sicurezza e sui servizi.

Un luogo che tocca le piste ciclabili su due direttrici, quella verso ponte Roma e quella che lo bypassa verso Don Bosco e la Zona, facendo prevedere che il cantiere anche in questo caso potrà prevedere la chiusura temporanea di uno dei due assi ciclabili che da lì si dipartono. Ecco perché si è preferito intervenire subito sul ponte giallo: così si sgombra il terreno rispetto ad un cantiere di manutenzione per poi liberare definitivamente la zona in vista di altri lavori ben più impegnativi.

Soprattutto quello su ponte Loreto impegnerà più di ogni altro la rete ciclabile urbana sottoponendola ad uno "stress test" inedito. P.C.













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