Presto la gara per i lavori del pozzo “a doppio uso”

Si accelera la realizzazione del serbatoio idrico di riserva, da 3000 metri cubi L’acqua delle vasche servirà anche per spegnere eventuali incendi in galleria


di Bruno Canali


LAIVES. Si va verso la gara di affidamento dei lavori di costruzione del nuovo serbatoio per l'acqua potabile a Laives. Si tratta di una delle opere pubbliche meno visibili ma più attese a livello locale, e che avrà, particolare che la pone in una luce particolare, un doppio utilizzo. Dopo avere dato via libera al progetto realizzato all'ingegner Guglielmo Concer, allo stesso tecnico recentemente la giunta ha anche affidato il compito di valutare la qualità delle offerte per la gara di affidamento dei lavori, che dovrebbe essere indetta nel giro di poche settimane.

La realizzazione del nuovo, grande serbatoio idropotabile in galleria a monte di Laives (si trova all'imbocco della Vallarsa, poco sotto Casa Emmaus) è indubbiamente uno dei progetti più significativi del programma amministrativo di giunta e non solo per la spesa in ballo, oltre 3 milioni di euro.

«Grazie al nuovo serbatoio - dice il vicesindaco Bruno Ceschini - Laives avrà la garanzia di non rimanere mai a secco da qui al 2050 almeno e il finanziamento necessario lo reperiremo attingendo al fondo di rotazione della Provincia».

Dal punto di vista tecnico, il progetto doterà Laives di un serbatoio della capacità di tremila metri cubi d'acqua potabile, riserva che tra l'altro servirà, ecco il doppio uso, in caso d’incendio nel tunnel della variante che passa poco lontano, sempre dentro la montagna.

A questo proposito va anche chiarita una questione: l'apertura al traffico della variante in galleria alle spalle della città di Laives non è legata all'entrata in funzione del nuovo serbatoio. Lo aveva chiarito già tempo addietro l'ingegner Valentino Pagani, capo ripartizione strade della Provincia, mettendo così fine alle illazioni che indicavano un nesso tra le due cose. In altre parole, la variante in galleria verrà aperta al traffico entro fine anno, anche senza che sia pronto del tutto il serbatoio idrico di cui si sta parlando.

L'attuale serbatoio per l'acqua potabile ha una capacità di soli 450 metri cubi e questo con la crescita che nel frattempo ha caratterizzato il comune ne limita drasticamente l'autonomia in caso di interruzioni del flusso d’acqua in arrivo dai 4 pozzi di rifornimento sparsi sul territorio. Attualmente infatti, la sete di Laives ha bisogno di circa 150-200 litri al secondo di acqua potabile e con una riserva di 450 metri cubi si esaurirebbe in mezza giornata se solo venisse a mancare, ad esempio, l'energia elettrica che fa funzionare le pompe.

Come ha previsto l'ingegner Concer, nella galleria appena realizzata a monte della città troveranno posto 2 grandi vasche e tutta l'attrezzatura tecnica di pompaggio e potabilizzazione dell'acqua. Una volta conclusi i lavori, l'unica cosa che si vedrà all'esterno sarà il portone di ingresso, cosicché anche l'impatto ambientale della struttura sarà praticamente nullo. Le vasche nel buio della galleria garantiscono anche una migliore sterilizzazione dell'acqua, mentre la collocazione a monte della città consentirà di raggiungere con una buona pressione anche i piani degli edifici più elevati.

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